LUCA AMODIO
Cronaca

I transfuga di Azione verso Donati. Calenda: "Ora serve rinnovamento"

Il segretario Cherici lascia dopo la sfiducia del direttivo: "Scelta indipendente". Arriva Remaschi. L’ex deputato prepara la campagna elettorale con il supporto di quattro liste. E sabato raduna i suoi.

Marco Donati, consigliere comunale in corsa come sindaco

Marco Donati, consigliere comunale in corsa come sindaco

"Grande è la confusione sotto il cielo, quindi la situazione è eccellente" affermava Mao Zedong. Nel caso specifico lo è per Marco Donati, consigliere comunale e già candidato per la corsa a sindaco nel 2026. Già, perché le turbolenze dentro Azione non sono per lui che un grande vantaggio in un’ottica elettorale. Non solo avrà un avversario più debole nel suo stesso perimetro (quell’area di centro e moderata) ma anche perché non è da escludere che adesso ci sarà un allineamento di Azione nell’orbita di Donati, progetto visto con intereresse da chi ha fatto saltare il banco nel partito. E non è un caso che in questi ultimi giorni il consigliere comunale abbia annunciato una quarta lista civica. Un poker con cui cercherà di emergere dalla posizione di terzo incomodo tra il centro destra e il centrosinistra anche se ancora alla chiamata alle urne mancano diversi mesi.

Ma dicevamo le turbolenze dentro Azione. Ecco, per dirla con Lucio Corsi: quel vento no, non è un freno, ma una spinta per l’ex deputato. L’esodo dal partito di Calenda di questi mesi è culminato con la sfiducia della segretaria provinciale Lucia Cherici, che poi ha rassegnato le sue dimissioni. Il congresso dei calendiani che era stato eletto nel 2023 e contava 20 membri ha visto le dimissioni in massa di dieci dirigenti, che si aggiungono ai due che non avevano rinnovato le iscrizioni al partito e a chi aveva rassegnato le dimissioni dicembre scorso. E a questo punto era entrato in gioco Carlo Calenda stesso che aveva commissariato la sezione aretina, con la nomina di Marco Remaschi, segretario regionale toscano di Azione che procederà a rinnovare e riorganizzare gli organi territoriali del partito. E così sono arrivate le dimissioni di Cherici, anche se non è ancora chiaro se siano arrivate prima o dopo la “scomunica“.

L’ormai ex segretaria ha già restituito la tessera di partito, "scelta indipendente" ha detto, giustificata "dall’incomprensibile avvicinamento del partito a posizioni politiche che niente hanno a che fare con lo spirito liberale che per anni mi ha spinto a credere nel progetto politico di Azione", dice Cherici con riferimento al cosiddetto campo largo e soprattutto alla presenza dei grillini. E intanto Donati richiama i suoi nella war room per fare il punto, sabato prossimo 22 marzo. Chissà quanti ne parteciperanno degli ex di Azione.