Salvatore Mannino
Cronaca

I whatsapp "bollenti" di Coingas

Staderini manda tutti a quel paese E Scortecci: siamo qui a pararti

Lo scambio di whatsapp non è esattamente oxfordiano. Ad aprire il fuoco è Sergio Staderini, da gennaio silurato in Coingas, che il 21 maggio 2019 spara una munizione contro il suo successore Franco Scortecci: "Per me potete andarvene tutti affa...". L’interlocutore gli risponde in maniera più pacata ma altrettanto colorita: "Forse non hai capito che siamo presi (lui e Mara Cacioli Ndr) per parare il c...a te". La replica è ancora una volta stizzita: "Ritieniti sollevato dal dovermi parare il c...". Negli angiporti di Catullo non avrebbero saputo dire meglio.

Ma cosa c’è dietro questo scambio di cortesie da gentlemen? La trama la ricostruisce (ed è ovviamente una ricostruzione d’accusa dalla quale gli indagati potranno difendersi) l’informativa della Digos datata 25 ottobre, con cui si trasmettono al Pm Andrea Claudiani gli interrogatori allo stesso Scortecci e a Mara Cacioli, più i silenzi di Staderini e Marco Cocci, destinatario di consulenze incriminate per 140 mila euro, che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Quel "parare il c..", dunque, secondo gli investigatori nasconde l’azione di occultamento che è stata avviata appunto per rimediare alla stagione di Staderini in Coingas, per la quale c’è adesso il timore che l’assemblea della società possa avviare un’azione di responsabilità contro l’ex amministratore che faccia traballare tutta la coalizione al potere, perchè Staderini ha già minacciato, parlando con Mara Cacioli, di "scatenare la terza guerra mondiale" nel caso si proceda nei suoi confronti.

Ecco dunque che viene accolta con sollievo la decisione di Marco Cocci di rinunciare all’incarico per la contabilità di Coingas, "ha sollevato l’animo a tutti", precisa Mara Cacioli, parlando al telefono con Staderini. Più difficile è invece liberarsi del rapporto con Pier Ettore Olivetti Rason, l’altro consulente (legale) da 300 mila euro. Scortecci è irritatissimo dai suoi ritardi nel presentare le fatture da mettere a bilancio: "Alberto - dice a Merelli il 19 giugno - io mi sono rotto il c... di essere preso per il c...da quella specie di avvocato fiorentino". Eppure pare avere la consapevolezza, anche se parla di risoluzione del contratto, che non si può fare: "C’è qualcuno che continua a fare promesse per mantenere certi professionisti". E a Mara Cacioli che ha preparato lo stop al rapporto risponde (almeno così dice lei) "che il Merelli gli aveva detto che al momento i contratti dell’Olivetti Rason dovevano essere mantenuti".

C’è poi il problema di rimettere ordine nella situazione in cui Staderini ha lasciato Coingas. Ci sono ad esempio almeno due sponsorizzazioni per cui non ci sono carte d’appoggio. La contabile richiamata dalla pensione spiega alla rappresentante di Ernst & Young, il revisore dei conti: "Ho cercato di coprire tutti, perchè se no se entrava in un polverone che nse ne cava le gambe". Anche Scortecci conferma che sulle sponsorizzazioni "può darsi che le lettere siano state scritte da noi e gli siano state fatte firmare allo Staderini successivamente".

Ma nemmeno il nuovo amministratore sfugge al bersaglio delle conversazioni fra Merelli e Olivetti Rason. Con quest’ultimo che domanda il 6 giugno: "Ma te lo sai Scortecci cosa c’ha in testa con le mie fatture? Perchè io non vorrei rimanere inc..." L’assessore replica sicuro: "No, lo Scortecci ascolta me...se no veramente va a casa lui e vado a casa io". Nella stessa telefonata l’avvocato mette le cose in chiaro: "Guarda, Alberto, tanto se decide io e te". La risposta è secca: "Bravo!".