
Iconografia mariana: storia e fede nella conferenza alle Vertighe
Una conferenza sui legami tra Madonna del Conforto, di Provenzano e delle Vertighe. L’Università dell’Età Libera di Monte San Savino e di Arezzo, l’associazione Cammino della Traslazione Asciano-Vertighe e la Fraternità Francescana di Betania delle Vertighe, con il Patrocinio del Comune di Monte San Savino, presentano la conferenza sul tema "I legami di storia e di fede tra la Madonna del Conforto di Arezzo, la Madonna di Provenzano di Siena e la Madonna delle Vertighe". Appuntamento per questo pomeriggio al Santuario di Santa Maria delle Vertighe, recentemente restaurato, a partire dalle ore 18:50. Il programma prevede dopo i saluti di fra Tommaso Magnarello, nuovo Rettore del Santuario, della dottoressa Luana Paci, l’introduzione dell’architetto Nicola Meacci, responsabile dell’associazione Cammino della traslazione. Spazio quindi alla conferenza di don Alvaro Bardelli, parroco del Duomo di Arezzo. L’intento è quello di raccontare e di riscoprire il filo storico, oltre a quello religioso, che lega questi territori nei secoli, considerato ad esempio che la formella in ceramica della Madonna del Conforto di Arezzo rappresenta come iconografia la Madonna di Provenzano di Siena. Si ipotizza che tale formella sia stata realizzata ad Asciano dove storicamente erano presenti botteghe artigiane. Ed ancora si ricorda che Asciano, è stato territorio parte della Diocesi di Arezzo fino al 1976 e in epoca romana era sotto la giurisdizione aretina. L’altra nota leggenda che lega Asciano a Santa Maria delle Vertighe è quella della "traslazione" dalle campagne ascianesi fin sul colle delle Vertighe della cappella in pietra – oggi inglobata nel Santuario - con il venerato dipinto di Santa Maria tra due angeli, che volle la Madonna per evitare un fratricidio per motivi di eredità. Proprio su questa storia è stato ricostruito e ripercorso dal 2018 ad oggi l’antico pellegrinaggio che univa Asciano a Le Vertighe.