Un gol di Coulibaly regala la vittoria al Palermo e condanna il Brescia alla quarta sconfitta consecutiva. Un periodo davvero delicato per le Rondinelle, che, sostanzialmente, non demeritano, ma subiscono il quarto ko che fa addensare fosche nubi intorno alla panchina di mister Gastaldello.
Subito dopo il triplice fischio finale, in effetti, la curiosità generale si è rivolta verso il presidente Cellino per cercare di scoprire quali saranno le sue decisioni per interrompere la brusca frenata delle Rondinelle. Come nelle ultime partite, anche al Barbera i biancazzurri, pur senza incantare, non offrono una pessima prestazione, ma si dimostrano fragili in difesa e, una volta in svantaggio, non trovano più la forza e la concretezza per raddrizzare la situazione. I rosanero cercano di far valere il fattore campo e di assumere le redini del gioco, ma le Rondinelle rispondono con il giusto spirito e vanno alla conclusione due volte con Moncini e poi con Bertagnoli (alla prima da titolare dopo undici mesi di assenza per infortunio), ma Pigliacelli non corre particolari pericoli. Al 27’ Valente pennella un invitante cross nell’area ospite dove Coulibaly, in tuffo, firma il colpo di testa che batte Lezzerini. Il primo tempo si chiude con una nitida palla-gol per le Rondinelle che al 5’ ed ultimo minuto di recupero disegnano una pregevole triangolazione che spalanca la porta rosanero a Cistana. Il tiro del centrale sembra a colpo sicuro, ma l’ex Mateju si immola con il proprio corpo e salva il risultato. Il copione della gara non muta nella ripresa. Il Brescia pur premendo in avanti non riesce a creare nuove occasioni da rete e la squadra di Corini, pur con qualche ansia di troppo, può condurre in porto la preziosa vittoria che consolida la panchina dell’ex tecnico biancazzurro e rende più che bollente quella di Gastaldello.