"L’uso del cellulare alla guida rimane la prima causa degli incidenti alla guida". A dirlo è Bernardo Mennini, presidente dell’Aci di Arezzo, da sempre attento osservatore del fenomeno degli incidenti sulle strade e aretine e da sempre in prima linea per contrastare il fenomeno: Anche in occasione della giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada di oggi l’Automobile Club d’Italia rilancia sui social il valore della mobilità responsabile. E non mancheranno le iniziative nemmeno ad Arezzo. "In particolare quest’anno proseguiremo la nostra opera di sensibilizzazione con un prisma di azioni comunicative, specie sui social rivolte ai più giovani che vogliamo educare ad una guida consapevole". Negli anni passati Aci aveva anche realizzato un video spot che poi era stato rilanciato su tutte le piattaforme ottenendo un bel successo.
"L’obiettivo rimane sensibilizzare tutti gli utenti della strada sull’uso del cellulare alla guida: la regola è molto semplice, non va toccato, perché altrimenti significa come guidare bendati per un certo numero di minuti". Non è solo un’idea di Mennini è la realtà dei numeri e anche di tutti i casi di cronaca che spesso hanno in uno sguardo a whats’app la loro origine.
Ed è così che si inserisce l’iniziativa di Aci Arezzo. "Il fatto che gli incidenti siano diminuiti è sicuramente una bella notizia, siamo soddisfatti ma non basta - prosegue Mennini - . Sulle scuole è stato fatto un ottimo lavoro, tutte le istituzioni, in primis le forse dell’ordine, sono state in prima linea in questi anni. E i progressi si vedono".
Iniziative nelle scuole, tante sono state tante, ma adesso è il momento di guardare anche altrove. "Vogliamo partire con un nuovo piano: quello di sensibilizzare anche gli adulti e lo faremo con le scuole guida e i concessionari di auto, è bene fare anche a loro un ripassino, non solo ai ragazzi", prosegue il presidente Aci.
Infine un altro progetto in cantiere. Sul piatto c’è anche il nostro impegno a realizzare un report più approfondito sugli incendit aretini dove si possa prendere in esame, uno per uno, quelle che sono le cause, gli orari, i giorni dell’anno e tutte le info che possano aiutarci a mappare il fenomeno", conclude Mennini.
L.A.