AL
Cronaca

Il cameo d’oro di Vedovini nella città in festa

L’ex re della Giostra centra il 5 nel test della lizza. Tensioni in via Roma, muro di folla in centro. Dal Signorelli ignorato alla rocker sull’isola

Il cameo d’oro di Vedovini nella città in festa

di Alberto Pierini

AREZZO

"Ma che succede stasera?": due innamorati vincono il premio Paolino Paperino dell’anno. Scelgono un locale seminascosto in via Madonna del Prato,si regalano una promettente candela a centro tavola ma l’intimità evapora in un clima da metropolitana. Passano tutti di lì, un fiume in piena, davanti al quale la fiammella traballa. E’ la Giostra bellezze, e nessuno la può fermare.

Una Giostra che parte da lontano. E ritaglia già di mattina uno dei suoi eroi. Enrico Vedovini era il re della piazza e fosse stato per lui la corona se la sarebbe tenuta stretta: un po’ gli impegni di lavoro, un po’ i no di qualche quartiere e si ritrova a fare lo spettatore. Ma appena può salta in sella e galoppa. Il sindaco gli aveva chiesto di testare la lizza, ma è un po’ come chiedere a Mary Poppins di camminare: no, lei vola e lui pure. E il test si chiude con un 5 netto: centro di nuovo, a 47 anni, sotto un’invisibile corona.

Una ragazza di Santo Spirito preferisce la bigiotteria e in "metropolitana" in effetti è più pratica. Però si piazza due brillantini, uno giallo e uno blu, sotto gli occhi": brillano come diamanti in piazzetta Sant’Adriano, dove l’esercito della colombina inveisce al passaggio di Colcitrone.

I rossoverdi si ritrovano a sandwich tra i brillantini e i fogli bianchi e verdi di Sant’Andrea gettati dalla terrazza dei Portici. Ma sono abituati a salire sul ring, sia pur giostresco, e in altri punti del percorso sono la maggioranza. Come a San Michele, dove calano da via Oberdan, o sotto la Pieve: il monumento tiene l’anima con i denti, senza le mantovane la strada sarebbe sbarrata. Il corteggio è salvo, speriamo lo sia presto anche la basilica, perché per una volta i quartieri perderebbero tutti e con loro la città.

"Ma quanto pesa?": un ragazzino a San Francesco punta il busto di sant’Andrea, in effetti chi lo porta arranca un po’, ma è un peso santo e quello moltiplica le forze. "Più tardi torniamo e meglio è": una fidanzatina di Porta del Foro pensa così di consolare la futura suocera. Una pensa candidamente all’eventuale vittoria del quartiere, la suocera no ma fa lo stesso perché tutto fa Giostra. Al centro della strada Cicerchia e Scortecci passano da via Roma con la stessa espressione con la quale Ernesto Calindri sorseggiava un Cynar nel traffico. Tranquilli fino allo sbadiglio, il logorio della vita moderna gli è del tutto estraneo. In fondo devono solo timbrare il cartellino, anzi il cartellone e chissà che il gioco non sia fatto come sempre.

Sembra più teso il buon Signorelli: la lancia è dedicata a lui, e il trofeo ondeggia in mezzo alla folla. Forse per una volta vorrebbe il centro dell’attenzione. E invece niente, tutti dietro Cicerchia o Parsi, "Benzina" Marmorini o il grintoso Paffetti. Lui passa inosservato, come se fosse un graffitaro qualunque.

Da mesi ci interroghiamo su quale sia il punto migliore dove consegnare la lancia e la risposta era dietro l’angolo: piazza Guido Monaco, in un trionfo di sicurezza. Come Patti Smith: qualcuno la aspettava in piazza, lei ieri sera, all’oscuro di tutto, si è esibita alle isole Svalbard. Ma era in missione per noi: cercava anche lei dove consegnare la lancia. Perché no una bella cabina vista mare? Ma qualcuno tenga lontani i bagnanti