Arezzo, 4 febbraio 2025 – Esistono aree del territorio di difficile gestione: sono i territori che si sviluppano a cavallo dei confini geografici. Di comune, Provincia e, peggio ancora, di Regione.
La questione si complica quando gli interventi riguardano i corsi d'acqua che, scavalcando il limite regionale, sono regolati anche da normative differenti. Ben lo sa il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, che, per la gestione del suo reticolo spesso è costretto a confrontarsi con enti e disposizioni diverse.
"In questi casi, l'alleanza è indispensabile!", spiega l'ingegner Enrico Righeschi del settore difesa idrogeologica, citando uno dei tanti esempi che si è trovato ad affrontare, svolgendo il suo lavoro.
"Di recente abbiamo affrontato e risolto il caso del Torrente Nestore, gravemente danneggiato dalle piene. Il corso d’acqua scorre tra la Toscana e l'Umbria e divide il territorio dei comuni di Cortona e Città di Castello. A causa della posizione rischiava di essere abbandonato al suo destino.
Riscontrata la criticità, invece, unendo le forze, siamo riusciti a trovare una soluzione”. Determinante è stato l'accordo sottoscritto dalla Regione Toscana con la vicina Regione Umbria: il patto ha consentito una celere revisione del reticolo idrografico: è stata chiarita la gestione del tratto e, così, il Consorzio 2 Alto Valdarno ha potuto intervenire rapidamente per mettere in sicurezza l’argine toscano del torrente, ricadente nel Comune di Cortona".
"Ancora una volta la piena collaborazione tra Enti ha permesso di migliorare la gestione dei corsi d'acqua e di mitigare il rischio idraulico in un'area particolarmente delicata", motiva la Presidente Serena Stefani.
E conclude: "Oggi più che mai è indispensabile creare alleanze e collaborazioni per affrontare uniti gli effetti di un clima che mette sempre più a dura prova fiumi e territorio" .