di Maria Rosa Di Termine
MONTEVARCHI
Riqualificare il centro storico significa anche colmare le lacune estetiche dovute ai fondi sfitti. E allora a Montevarchi l’amministrazione comunale ha studiato un progetto che da una parte metterà in vetrina la storia della città, attraverso le immagini dell’associazione fotoamatori "Mochi", e dall’altra coinvolgerà gli studenti nella produzione di elaborati che descriveranno quella del futuro. "Il problema dell’abbandono dei negozi dai centri storici è ormai diffuso ovunque – ha ricordato il sindaco Silvia Chiassai Martini – e dopo il Covid la situazione è peggiorata. Questo è un modo per riportare decoro, ma anche per raccontare le eccellenze montevarchine e garantire la possibilità di una partecipazione attiva alla vita della comunità alle nuove generazioni". In questi giorni il via alla prima fase che prevede le installazioni fotografiche. Nelle settimane iniziali dell’anno prossimo prenderà il via la seconda con i ragazzi degli istituti comprensivi "Mochi", " Petrarca" e "Magiotti" e del Liceo Artistico che dovranno focalizzare l’attenzione sulla creazione di lavori che in un’ideale macchina del tempo spostata in avanti riescano a descrivere la loro "polis" desiderata. "Il coinvolgimento delle scuole è importante e ci consente di far appassionare i più giovani alla nostra cittadina – ha proseguito Sandra Nocentini assessore alla Promozione del Territorio - con la certezza di diventare un giorno dei cittadini attivi. E’ un progetto di riqualificazione infatti che non mira soltanto a valorizzare del centro storico, ma stimola la partecipazione". Non sono mancati i ringraziamenti a tutti i soggetti coinvolti nell’operazione remake e alla Banca di Cambiano, sponsor dell’iniziativa.
Il nuovo allestimento, tuttavia, è solo una delle azioni per il rilancio del cuore della mandorla medievale, perché a Palazzo Varchi si lavora per cercare di invertire la tendenza alla desertificazione. "E’ una criticità nazionale – riprende la titolare del municipio – amplificato a Montevarchi anche per le scelte del passato di decentrare il commercio alla zona a Nord dell’abitato. Per segnare una svolta ci stiamo relazionando con alcune figure interessate, il che ci fa piacere, ad insediarsi qui. Ci rivolgiamo però anche ai servizi, perché nell’attuale congiuntura storica e dal confronto con le associazioni di categoria è emerso che le maggiori opportunità di insediamento di nuove imprese sono sicuramente legate questo settore". Altro fronte le attività ricettive: "Puntiamo sulla nascita di B&B. Non mancano imprenditori e proprietari di immobili che stanno investendo proprio in questa direzione ristrutturando edifici e palazzine".