Il cinema Italia accende il dibattito. Botta e risposta sindaco-opposizione

Rossi replica a Vagnoli che aveva ribadito l’impegno della propria giunta per la sala di Soci. Nel frattempo la raccolta firme ha mobilitato quasi 1.300 persone. Il 24 ottobre ci sarà l’asta.

Il cinema Italia accende il dibattito. Botta e risposta sindaco-opposizione

Botta e risposta politico sul cinema Italia di Soci, l’opposizione. risponde al sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli che si farà garante per la storia sala

di Sonia Fardelli

BIBBIENA

Il sindaco Filippo Vagnoli ha preso a cuore la vicenda del cinema di Soci che andrà all’asta il 24 ottobre. Più volte anche negli ultimi mesi si è recato dal gestore Marinella Pieri per vedere come aiutarla. Ha anche ottenuto dal curatore fallimentare il permesso di continuare le proiezioni a fronte del pagamento di un canone di locazione fino alla data dell’asta. Intanto sta andando avanti la petizione indetta dalla Lista di comunità per la raccolta di firme per il cinema che è arrivata a quasi quota 1.300. "La cosa sconvolgente è aver capito che c’è una parte della politica locale che si è accorta solo ora del Cinema Italia di Soci, della sua importanza per la cultura locale e per la nostra comunità - dice il sindaco Vagnoli - La continuità di esercizio che abbiamo ottenuto dal curatore, fatta passare sottotraccia, è stata in realtà un’operazione delicata ed essenziale per poter concretamente salvare il cinema. Mi preme far capire che su questo punto ci stiamo muovendo in punta di piedi, ma alacremente e da tempo e che abbiamo fatto una puntuale risposta scritta all’interrogazione della Lista di comunità in consiglio comunale. Proporre una raccolta firme in questo momento, solo per avere visibilità, è stato un gesto poco credibile". Alle parole del sindaco hanno fatto eco quelle dell’opposizione. "L’argomento del resto non è mai stato sollevato dal nostro insediamento in Consiglio Comunale, tre mesi fa, se non attraverso la nostra interrogazione - scrive in una nota Silvia Rossi capogruppo della Lista di Comunità - Nè compaiono negli atti pubblici alcun tipo di delibere o determine in merito alla questione. Data l’urgenza dettata dai tempi stretti abbiamo agito in piena conformitá a quanto ci è possibile e previsto: abbiamo formulato un’interrogazione, aspettato i 30 giorni d’ufficio per la risposta. Abbiamo anche richiesto di anticiparla verbalmente nel consiglio comunale scorso,richiesta che non è stata accolta. Dopodiché abbiamo proceduto come si conviene: informando la comunità rispetto alla situazione dello stabile, dal momento che il suo scopo e funzione sono per la stessa sicuramente rilevanti. Abbiamo scritto inoltre una lettera aperta alle amministrazioni del Casentino, proprio perché riteniamo che il “problema” non riguardi solamente il nostro comune. La questione della visibilità? La nostra è una normale attività della minoranza che affronta una questione, se ne fa carico chiedendo chiarezza, coinvolgendo con i mezzi a propria disposizione la comunità"