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Il Comune e il debito da 72 milioni. Merelli: "Conseguenze che pesano". Arriva lo sprint per la riscossione

Luci e ombre del bilancio cittadino: le difficoltà per le insolvenze e i 72 milioni di credito residuo. L’assessore: "Ci attiveremo per trovare soluzioni più efficaci e facciamo appello alla responsabilità civica".

Il direttore dell’ufficio tributi Mario Daniele Rossi. , Alberto Merelli e il direttore dell’ufficio bilancio Cristina Marchi

Il direttore dell’ufficio tributi Mario Daniele Rossi. , Alberto Merelli e il direttore dell’ufficio bilancio Cristina Marchi

AREZZOPer il Comune, è tempo di bilancio. Completato il riaccertamento del credito residuo, un’analisi fondamentale per la predisposizione del rendiconto 2024, l’assessore al bilancio Alberto Merelli traccia un quadro preciso. Quello di una difficoltà nella discossione dei pagamenti.

"Il Comune di Arezzo ha crediti residui attivi per circa 72 milioni e debiti residui passivi per 25 milioni. A dimostrazione del fatto che il Comune è un ottimo pagatore, ma ha più difficoltà nel riscuotere, soprattutto i crediti nei confronti dei cittadini che quotano all’incirca 50 milioni di euro fra tasse, imposte, tributi tariffe, e tutto quello che i cittadini dovrebbero pagare e al 31 dicembre non hanno pagato".

Quali azioni mettere in campo, quindi? "Esiste un percorso normativo che sta promuovendo anche il legislatore nazionale per agevolare i comuni con una strumentazione più efficace per la riscossione. Ci attiveremo per trovare soluzioni più efficaci". I dati principali rilevano un ammontare di crediti pari a 72,5 milioni di euro e di debiti per 25,6 milioni di euro. Appaiono quindi significative le difficoltà nella riscossione dei crediti, principalmente nei confronti dei cittadini. Tra le voci di mancato pagamento figurano la Tari per 19 milioni di euro, l’Imu per 14,8 milioni di euro, le sanzioni del Codice della Strada per 9,8 milioni, altre sanzioni e risarcimenti per 2,4 milioni di euro, tributi minori per 0,7 milioni, tariffe e proventi per 2 milioni di euro. A fronte di ciò, il Comune di Arezzo si conferma comunque un ente puntuale nei pagamenti verso i propri fornitori, con una media di 18 giorni di anticipo. L’ammontare complessivo delle mancate riscossioni dai cittadini e contribuenti per tributi, sanzioni e tariffe è pari a circa 50 milioni di euro, una cifra che impone al Comune di predisporre accantonamenti a copertura di tali crediti, con conseguente riduzione della capacità di spesa per i servizi alla collettività".

L’assessore, assieme al direttore dell’ufficio tributi Mario Daniele Rossi, e alla direttrice dell’ufficio bilancio Cristina Marchi, ricorda: "I cittadini devono considerare che dato che accelereremo la tempistica di accertamento verificando da quest’anno due annualità per volta- ad esempio, nel 2025 accerteremo il 2021 e il 2022 e nel 2026 il 2023 e 2024- hanno possibilità di pagare prima che gli arrivi la comunicazione dal comune tramite il ravvedimento operoso, che prevede una significativa riduzione delle sanzioni".

Serena Convertino