Il ricordo affettuoso dei parenti e di chi lo ha conosciuto, come politico e come persona, nella mattinata che ieri Caprese Michelangelo ha dedicato all’onorevole compaesano Giovannino Fiori nel centenario della sua nascita. Per cinque anni, dal 1978 al 1983, Fiori (morto nel gennaio del 2019) è stato deputato nelle file della Democrazia Cristiana. Fra i presenti nella sala del Castello, gli ex parlamentari Giuseppe Fanfani e Livio Boncompagni (che sedeva a Montecitorio proprio nello stesso periodo); il presidente della Provincia di Arezzo, Alessandro Polcri e le tante persone che hanno apprezzato l’idea del figlio Andrea e dei nipoti Enrico e Gabriele, i quali hanno voluto questa semplice ma significativa cerimonia.
Dopo il saluto del sindaco Marida Brogialdi, che ha portato pure lei una testimonianza personale, ad avvicendarsi negli interventi sono stati Franco Ciavattini, ex sindaco di Badia Tedalda; i due luogotenenti dei Carabinieri, Leonardo Degl’Innocenti e Fabrizio Luchetti, poi Antonella Andreani, vedova del sindaco Paolo Fontana e figlia dell’ex sindaco Amedeo Andreani e infine, il ricordo dei nipoti, Enrico e Gabriele Fiori. La somma dei singoli contributi ha ridisegnato alla perfezione, anche a chi non aveva avuto modo di incontrarlo, la figura e soprattutto la caratura di Giovannino Fiori: gentiluomo ma allo stesso tempo determinato come carattere; ligio sia nella professione (è stato direttore regionale toscano di Poste e Telecomunicazioni) che nell’impegno politico votato al bene della collettività; uomo di grande cultura e attaccato profondamente alla propria terra di origine, portata sempre nel cuore ed estesa a tutti gli ambiti, compresa la squadra di calcio della Capresana.
Di lui sono anche la raccolta di memorie per il 50esimo della Liberazione di Caprese, un tributo alla sua gente e la proposta di conferire la cittadinanza onoraria alla locale Stazione dei Carabinieri (era figlio di un capitano dell’Arma), poi fatta propria anche da tanti altri Comuni. Al termine, il presidente Polcri ha consegnato un regalo ciascuno ai piccoli ucraini ospitati in Valtiberina nell’ambito del progetto "Gruppo Puer" di Arezzo – Natale di pace per i bambini in zone di guerra.