Il Consiglio regionale della Toscana ricorda Maurizio D'Ettore

Ieri prima della seduta un minuto di silenzio. Poi il ricordo di Marco Casucci.

Maurizio D'Ettore

Maurizio D'Ettore

Arezzo, 02 ottobre 2024 – Un minuto di silenzio per ricordare la figura di Felice Maurizio D'Ettore, Garante nazionale dei detenuti, prematuramente scomparso il 22 agosto scorso. Lo ha chiesto, in apertura di seduta dell'Aula di ieri pomeriggio il vicepresidente del Consiglio regionale Marco Casucci. Casucci ha ricordato come D'Ettore, toscano d'adozione, sia stato “un politico illuminato, che ha saputo emergere in svariati e prestigiosi ambiti, sia a livello locale, che regionale e nazionale”. “Pur non essendo di origini toscane – ha detto - si era innamorato della nostra regione e aveva un forte legame con Arezzo, dove aveva vissuto per molti anni. Qui aveva iniziato la sua carriera politica come consigliere comunale di Forza Italia al Comune di Bucine dal 1995 al 1999 e dal 2004 al 2009. Dal 2005, inoltre, era diventato professore ordinario di diritto privato presso la Scuola di Economia e Management dell'Università di Firenze”. Casucci ha sottolineato come “dopo la sua morte si sono espressi tanti politici e servitori dello Stato, tra cui il presidente del Consiglio, che ne ha ricordato la dedizione e la professionalità in un momento così difficile per il mondo penitenziario”.

“Il ministro della Giustizia – ha aggiunto Casucci - ne ha ricordato l'integrità morale e la grande preparazione intellettuale, manifestata anche nello svolgimento della sua ultima funzione quale Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale. Un vero ed ammirevole servitore dello Stato – ha concluso Casucci – come ha dimostrato nel suo ultimo, delicato incarico, che ha assolto con dedizione e profonda passione e dove è emersa chiaramente la sua umanità”. D'Ettore è morto a causa di un malore la scorsa estate a 64 anni, mentre si trovava in Calabria. Era Garante nazionale dei detenuti ed ex parlamentare nelle fila di Fratelli d'Italia. Nato a Napoli nel 1960, si era da decenni trasferito in Valdarno, nel comune di Bucine. D'Ettore è morto proprio nella sua terra, nel profondo sud, dove si trovava in vacanza con la famiglia. Si è sentito male, poi la corsa disperata in ospedale, dove è deceduto. Tra i primi ad esprimere profondo cordoglio era stato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che aveva sottolineato l'integrità morale e la grande preparazione intellettuale del professore.