GAIA PAPI
Cronaca

Il conto alla rovescia per Vicenzaoro. Parrini: "Il distretto aretino traina l’export"

AREZZO Per gli orafi aretini è iniziato il conto alla rovescia per la prossima edizione di Vicenzaoro, in programma dal...

AREZZO Per gli orafi aretini è iniziato il conto alla rovescia per la prossima edizione di Vicenzaoro, in programma dal...

AREZZO Per gli orafi aretini è iniziato il conto alla rovescia per la prossima edizione di Vicenzaoro, in programma dal...

AREZZOPer gli orafi aretini è iniziato il conto alla rovescia per la prossima edizione di Vicenzaoro, in programma dal 17 al 21 gennaio, il principale evento internazionale dedicato al settore dell’oreficeria per il nostro Paese e per il continente europeo. Circa 1.300 espositori provenienti da 37 Paesi tra cui anche 170 produttori di macchinari e soluzioni tecnologiche per le imprese orafe. La maggior parte degli espositori, circa 700, arriverà dai principali distretti produttivi e commerciali italiani. La rappresentanza delle imprese aretine con oltre 200 espositori è sicuramente quella più consistente tra le imprese italiane. Arezzo assicura quasi il 30% degli espositori del gioiello made in Italy. Molto numerose anche le imprese del distretto di Vicenza che rappresenta oltre il 20% degli espositori di VicenzaOro. Anche le imprese dei distretti di Alessandria e Milano sfiorano le 100 presenze e si attestano intorno al 15% del totale degli espositori italiani. Il restante 45% degli espositori proviene dall’estero. Di questi circa 200 arriveranno dai diversi Stati membri dell’Unione Europa (in particolare da Germania, Spagna, Belgio e Francia). I produttori europei rappresentano quasi un terzo degli espositori stranieri presenti alla kermesse vicentina. Il presidente di Confartigianato Orafi, Luca Parrini: "Secondo i dati Istat relativi ai primi 9 mesi del 2024 l’export del gioiello made in Italy sta attraversando un momento particolarmente favorevole, nonostante la situazione geopolitica". "Quasi la metà dell’export italiano di settore (47%) viene prodotto nel distretto di Arezzo che ha avuto nel corso del 2024 una crescita del 119% per effetto dell’impennata delle esportazioni verso la Turchia".