È alla Verna, che il 17 settembre 1224, San Francesco d’Assisi ricevette le stimmate. Luogo di profonda spiritualità e straordinario fascino naturale, il Convento francescano della Verna torna a suscitare l’interesse di studiosi e appassionati, attraverso le pagine della nuova pubblicazione Il convento della Verna. Storia, architettura e arte francescana. Un volume, quello edito da Polistampa, frutto di un importante lavoro di ricerca condotto dal professor Stefano Bertocci, da Anna Guarducci e dagli studiosi Francesco Salvestrini, Andrea Vannini, Federico Cioli, Nicoletta Baldini e Andrea Lumini, che getta nuova luce su aspetti poco noti – talvolta persino inediti – della storia di uno dei santuari più rilevanti dell’ordine francescano, famoso in tutto il mondo come meta di pellegrinaggio e di devozione al santo patrono d’Italia. Sfogliando le 275 pagine di immagini, racconti e ricostruzioni, poesie, opere d’arte e documenti storici che attraversano i secoli, il lettore si immerge in un’atmosfera quasi onirica, magistralmente evocata dai molti scrittori e poeti sedotti dal potere mistico del Monte Penna e dalla suggestiva salita verso il convento. Edith Wharton, autrice del celebre L’età dell’innocenza, ne fu colpita nel 1912; Dino Campana, affascinato da una spiritualità che lo accomunava a Francesco d’Assisi, descrisse la montagna casentinese.
CronacaIl convento della Verna . Storia, architettura e arte francescana