LAURA LUCENTE
Cronaca

Il debutto con Visconti. Dai primi passi ad oggi: l’evoluzione della mostra

Il regista scopre lo "scrigno" dei capolavori: tanti colleghi sulla sua scia. L’esordio con spazi delimitati. Le visite dei presidenti Mitterrand e Napolitano.

Il debutto con   Visconti. Dai primi passi ad oggi: l’evoluzione della mostra

Sopra Amintore Fanfani e a destra Luchino Visconti a Cortonantiquaria

Oggi si chiama "Cortonantiquaria", ma per i più resta la Mostra Mercato Nazionale del Mobile Antico. La sua storia è invidiabile proprio per la sua longevità. È stata la prima in Italia insieme alla Biennale di Firenze, che, però, come dice il nome, si svolge ogni due anni. Nel 1962 uno dei primi atti deliberati dal Consiglio d’amministrazione dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Cortona fu quello di stabilire un programma di manifestazioni per l’anno successivo nel quale già figurava una mostra dell’antiquariato. L’intuizione vincente fu di due antiquari illuminati, il cortonese Giulio Stanganini, primus inter pares fra i colleghi del luogo, e l’aretino Ivan Bruschi.

Il Consiglio d’Amministrazione dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Cortona deliberò di patrocinare ed organizzare, nei locali comunali che si trovavano sopra il teatro Signorelli, la prima "Mostra Mercato Nazionale del Mobile Antico e dell’Artigianato Antico" (questa la dizione originale), stanziando in bilancio, a favore dell’iniziativa la somma di lire 150mila ed attivandosi per prendere i necessari contatti con gli antiquari e con gli artigiani locali per l’allestimento della rassegna.

A questo appello aderirono in quattordici: antiquari, restauratori, artigiani. La mostra ebbe subito il risultato di adattarsi alla città come un vestito su misura. Cortona trovò così una delle sue più genuine e profonde vocazioni: sopra le pietre antiche l’oggetto antico, un congeniale inserimento nell’ambiente naturale della città, la sintesi felice di un mondo tutto da riscoprire. La scelta fu vincente e basata anche sul fatto che a Cortona esistevano già numerosi negozi di arte antiquaria e molti maestri falegnami restauratori, una tradizione profonda e già allora di grande valore economico e culturale. La mostra del 1963 ebbe inizio l’11 di agosto e si chiuse quasi un mese più tardi, esattamente il 15 settembre, lo spazio a disposizione dei singoli antiquari, quello che oggi chiamiamo stand, fu segnato con i gessi.

Già dalla sua prima apparizione la mostra mostrò una delle facce che l’avrebbero resa famosa ed unica nel panorama italiano, ovvero la grande attenzione verso l’offerta culturale e gli eventi collaterali. Con il biglietto d’ingresso della prima mostra, infatti, veniva data la possibilità di visitare il Palazzo Comunale e le prestigiose sale del Palazzo dei Marchesi Bourbon di Petrella in via Guelfa. Nel 1964, visto il successo della prima edizione furono presi contatti con il vescovo di Cortona Mons. Giuseppe Franciolini che, con grande disponibilità e lungimiranza, diede in affitto i locali del Seminario Vescovile di Palazzo Vagnotti, che sono stati sede principale della mostra fino al suo attuale trasferimento al centro convegni Sant’Agostino.

La carrellata di personaggi famosi pronti a tagliare il nastro è lunga. Nel 1963, anno di avvio, tocca al regista Luchino Visconti, maestro di gusto raffinatissimo trasfuso nei suoi film, seguiranno, tanto per fare qualche nome, l’enfant du pays Fanfani, il futuro presidente francese Francois Mitterand, che ha sempre avuto una relazione speciale con Cortona, Giorgio Napolitano non ancora asceso alle più alte cariche istituzionali, e altri due giganti del cinema Usa come John Huston e George Lucas.