REDAZIONE AREZZO

Il docufilm russo che fa discutere. Il Comune non concede la Sala rosa. Menchetti: "Un pessimo segnale"

"L’ufficio di presidenza del consiglio comunale di Arezzo ha ufficialmente revocato l’autorizzazione". Così il sindaco Ghinelli su X. Il consigliere d’opposizione: "Non c’è alcuna propaganda filo Putrin". .

Il film prodotto da. Russia Today si chiama «Maidan, la strada verso la guerra, il documentario sul colpo di stato in Ucraina»

Il film prodotto da. Russia Today si chiama «Maidan, la strada verso la guerra, il documentario sul colpo di stato in Ucraina»

"Un pessimo segnale per la città di Arezzo, in questo modo si toglie uno spazio di dibattito". A parlare è Michele, consigliere comunale di opposizione per il Movimento Cinque Stelle, all’indomani della scelta di Palazzo Cavallo di revocare l’utilizzo della Sala rosa per l’evento di cui si era fatto promotore.

Si tratta di un incontro in cui era in programma la visione del film prodotto da Russia Today "Maidan, la strada verso la guerra, il documentario sul colpo di stato in Ucraina" in programma il prossimo 18 gennaio alle 16:30. Un momento in cui avrebbero poi preso parola anche i giornalisti Vincenzo Lorusso, che ha anche tradotto il docufilm, e Andrea Lucidi: due firme che sono state spesso associate alla propaganda russa in Italia e che spesso negli anni della guerra in Ucraina sono stati accusati a fenomeni di disinformazione nei canali occidentali.

E con ogni probabilità sono queste le motivazioni che hanno portato il Comune di Arezzo a revocare la prenotazione, e dunque la concessione, della sala rosa dove si sarebbe svolto l’incontro. La notizia è stata comunicata dal primo cittadino di Arezzo Alessandro Ghinelli sul suo profilo X (ex Twitter): "L’ufficio di presidenza del consiglio comunale di Arezzo ha ufficialmente revocato l’autorizzazione all’utilizzo della Sala Rosa per l’evento in programma il 18 gennaio 2025".

La decisione non è andata giù - e non poteva essere diversamente - a chi l’aveva organizzata: il consigliere comunale di opposizione Michele Menchetti. Contattato, il consigliere M5s ci dice che è un "Pessimo segnale alla città, togliere la concessione di uno spazio significa togliere i diritti ad un consigliere comunale, tra l’altro è un’iniziativa che si inserisce in una mia attività di sensibilizzazione visto che nei giorni passati ho anche depositato un atto di indirizzo per lo stop dell’invio di armi in Ucraina". E rispetto l’accusa di propaganda filorussa? "Macchè, a parte che non sono un simpatizzante di Putin ma poi bisognerebbe prima guardare il film e poi commentare. Adesso cercherò un’altra sede perchè penso che ci sia molto interesse sul tema".