MARCO CORSI
Cronaca

Il dottor Rottweiler: pet therapy a domicilio

Sergio Piccioli, un addestratore, ha trasformato una sua passione in un’attività di volontariato che svolge nelle Rsa e nelle scuole .

Il dottor Rottweiler: pet therapy a domicilio

di Marco Corsi

Il cane è il miglior amico dell’uomo, ma può svolgere anche funzioni terapeutiche, soprattutto per anziani e ragazzi con disabilità. E Sergio Piccioli, addestratore di Terranuova Bracciolini, ha trasformato una sua grande passione in una preziosa e importantissima attività di volontariato. Con i suoi tre cani, tra cui un bellissimo esemplare di rottweiler, svolge infatti servizi di pet therapy. Questi esemplari, perfettamente addestrati, sono in grado di fare esercizi e piccoli giochi che sono di grande stimolo fisico e cognitivo per gli ospiti delle case di riposo, ma anche per i giovani che presentano qualche problematica. Molti studi scientifici hanno dimostrato che l’impiego degli animali come strumento di cura, in particolare negli ospedali e nelle case di riposo per anziani, strutture in cui le persone sono separate dall’affetto e dal supporto dei propri cari, apporta importanti benefici. "Ormai da molti anni giro le scuole, le Rsa e i centri per disabili con i miei cani – racconta Sergio – La compagnia di un cane ha un valore diverso a seconda delle persone con le quali interagisce. Per i più anziani significa combattere la solitudine, magari ricordando gli animali che hanno avuto in passato.

È un modo per rivivere la loro vita. Per i ragazzi con disabilità, invece, agisce su moltissimi fronti. Permette loro di superare la paura degli animali, acquisire stima in se’ stessi e migliorare dal punto di vista motorio. Un esercizio che facciamo spesso – ha spiegato - è far trovare al cane un biscotto nascosto solo dopo aver ricevuto il permesso: è emozionante vedere nei ragazzi la soddisfazione di saper interagire e comandare un cane. Aiuta a renderli più maturi, più consapevoli e sicuramente più felici".

I suoi animali sono stati abituati a farsi coccolare e soprattutto a non agitarsi di fronte a movimenti improvvisi e incauti. Se vedono i bambini, ad esempio, si mettono subito a pancia all’insù aspettando le carezze. " Gli stessi ragazzi che andiamo a trovare vengono educati ad approcciarsi in modo rispettoso – ha spiegato Sergio - L’idea di pet therapy è iniziata per caso. Cominciai a fare attività con animali e figli di amici con sindrome di down. Vedere questi bambini inizialmente terrorizzati e poi sempre più tranquilli e rassicurati mi ha fatto capire quanto importanti possono essere gli animali in questi contesti." Non è mancato un invito ai giovani. "Fate volontariato, uscite di casa e tendete una mano, anche solo per due ore a settimana".