di Sonia Fardelli
Se un vecchio adagio recita "sposa bagnata, sposa fortunata" per consolare la malcapitata che prende marito e fa festa in un giorno di pioggia. Non altrettanto si può dire per la nuova simulazione di Giostra e per la formula abbreviata delle prove dei giostratori contro il Buratto.
Ridotte dal nuovo regolamento a tre giorni e poi ancora decurtate dal maltempo. Giove Pluvio questa settimana non ha graziato nessuno, neppure la nuova formula della giostra simulata.
E come si dice ad Arezzo ha piovuto sul bagnato. Solo due giorni effettivi di prove e mercoledì sera dalle 21 sono entrate in azione le ruspe per cercare di rimediare la lizza, togliendo la terra bagnata e per sostituirla con altra asciutta e con la sabbia. Ma c’è voluto del tempo e solo alle 23 è potuta partire la prima carriera della giostra simulata. Con tanta gente che se ne era andata dalle tribune, non capendo se effettivamente questa nuova sfida si sarebbe fatta o no.
Con la simulata i giostratori di riserva e poi quelli titolari, che hanno corso ancora più tardi, più che provare cavalli e tiri, hanno testato la loro capacità di resilienza.
Hanno guardato e riguardato le ruspe lavorare lungo la lizza, cercando di farsi scivolare addosso, come la pioggia, tutti gli altri imprevisti.
Con il neo maestro di campo Gabriele Veneri che andava su e giù per la lizza e cercava di coprire qualche buca con i piedi. "Il mondo della Giostra ha dato una grande prova di maturità ed attaccamento alla manifestazione - ha detto - i giostratori in particolare sono stati davvero forti. Hanno aspettato tanto con i loro cavalli. I titolari ancora di più, non sapendo fino all’ultimo se la loro simulata si sarebbe fatta. Anche il pubblico era accorso numeroso per assistere a questa nuova sfida. Poi molti hanno deciso di non aspettare oltre e se ne sono andati. Forse sarebbero bastate due paroline per convincerli a restare".
Ma in piazza Grande non c’era neppure un microfono. La simulata non prevede l’annuncio dei giostratori e dei punteggi. E così non arrivato nessuna altra comunicazione per il pubblico. Forse a settembre qualcosa va rivisto.
Anche se dobbiamo ammettere che questa volta Giove Pluvio ci ha messo più di uno zampino. Il nuovo protocollo per le prove è comunque piaciuto alla città. Già il primo giorno di allenamenti al Buratto si sono viste carriere abbastanza veloci e tanti tiri sul tabellone, ricorrendo sempre meno alle carriere a vuoto.
Agli aretini è piaciuta anche l’idea della simulazione ed è stata una corsa ad assicurarsi il posto sulle tribune di Piazza Grande. Vediamo se a settembre decollerà definitivamente. Con o senza i favori Giove Pluvio.