MATTEO MARZOTTI
Cronaca

Il figlio riprende subito la battaglia della madre

Malgrado il lutto, puntuale a Firenze per la protesta della Regione. L’abbraccio di Menchino, il ricordo di Graziani, la commozione

Gabriella Bernardini, vedova di Bruno Beatrice, con i figli Alessandro e Claudia

Gabriella Bernardini, vedova di Bruno Beatrice, con i figli Alessandro e Claudia

C’è chi conosceva Gabriella Bernardini come imprenditrice, per i tanti anni in cui aveva gestito l’hotel "I Portici" in via Roma ad Arezzo. Chi invece di lei conserva il ricordo di una donna battagliera, che dal 1987 fu in prima linea per scoprire cosa provocò la morte del marito a soli 39 anni, difensore che aveva indossato le maglie di Arezzo e Fiorentina nella sua carriera da calciatore. Ieri pomeriggio, proprio nel giorno della sua scomparsa, la vedova di Bruno Beatrice era attesa ad un incontro a Palazzo del Pegaso a Firenze, con i vertici delle Regione Toscana che nel 2023 aveva approvato una mozione per la costituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta per la tutela sanitaria degli atleti in relazione alle pratiche medico sportive utilizzate precedentemente all’adozione delle normative di contrasto al fenomeno del doping.

Già, perchè il sospetto della famiglia Beatrice, in primis di Gabriella Bernardini e dei figli Alessandro e Claudia, è sempre stato che dietro la morte del calciatore ci possa essere stato l’utilizzo dei raggi Roengtgen e altre sostanze proibite. Un sospetto che si è scontrato nel 2009 con l’archiviazione del caso nonostante la battaglia che la famiglia ancora oggi sta portando avanti. Più volte la donna aveva espresso parole critiche verso il mondo del calcio, definendolo omertoso: "Se hai problemi ti abbandona, e vuole che tu non dia fastidio. Quando Bruno si è ammalato sono rimasta sola, evitata come la peste", aveva dichiarato di recente. E nonostante il lutto ieri il figlio Alessandro era presente all’appuntamento con gli esponenti della Regione Toscana che, da sempre vicini alla famiglia, hanno esposto lo striscione "giustizia per Beatrice".

Alla famiglia sono arrivate le condoglianze del mondo viola, di tanti tifosi amaranto. E proprio il Museo Amaranto - che nell’agosto del 2018 in occasione dell’amichevole Fiorentina-Arezzo ricordò Bruno Beatrice con la presenza della moglie Gabriella a bordocampo - sui propri canali social si è stretto attorno alla famiglia: "Un abbraccio veramente pieno di affetto per loro ed una Preghiera per Gabriella e per l’indimenticato Bruno" scrivono sulla pagina Facebook. Anche Menchino Neri, compagno di squadra di Bruno nell’Arezzo, ha fatto sentire la sua vicinanza così come Ciccio Graziani che lunedì a Castiglion Fiorentino prenderà parte al Gran Galà dello Sport ricevendo il premio intitolato a Beatrice. "Ogni volta che ci incontravamo ci salutavamo sempre ricordando Bruno - racconta Graziani - mi dispiace davvero, il mio pensiero in questo momento va ai figli a cui mando un forte abbraccio".