ANGELA BALDI
Cronaca

Il Forum Risk dei big. Direttori sanitari oggi la convention

Cbellotta, Gimbe: "Solo il 18% ha consultato il proprio fascicolo sanitario elettronico almeno una volta. Persistono significative disuguagliane regionali che privano molti di opportunità di accesso e utilizzo".

Il Forum Risk dei big. Direttori sanitari oggi la convention

Tavoli tecnici e fiera dell’innovazione al palaffari

I dati aggiornati al 31 agosto estratti dal portale Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 del Ministero evidenziano che a livello nazionale sono messi a disposizione degli utenti il 79% dei documenti. Ma tra giugno e agosto 2024 solo il 18% dei cittadini ha consultato il proprio fascicolo sanitario elettronico almeno una volta. "Il Fascicolo Sanitario Elettronico rappresenta una leva strategica per migliorare accessibilità, continuità delle cure e integrazione dei servizi sanitari e socio-sanitari- ha detto Nino Cartabellotta, presidente Fondazione Gimbe intervenuto al forum risk management in sanità in corso al palaffari - Il Pnrr, grazie a un investimento dedicato, mira ad arricchire e armonizzare i Fse, rendendoli interoperabili e connettendo tra loro le infrastrutture digitali". Tuttavia, ad oggi, "persistono significative diseguaglianze regionali che privano molti cittadini delle stesse opportunità di accesso e utilizzo". "La spesa sanitaria è destinata a crescere in media del 2,6% annuo fino al 2040 per costo di farmaci e tecnologie sanitarie, invecchiamento della popolazione e inflazione. Solo per mantenere l’attuale livello di servizi servirebbero 4 miliardi aggiuntivi ogni anno. Per attuare qualche riforma strutturale serve un incremento del 3,6%, 5-6 miliardi aggiuntivi l’anno. Per ridurre il gap con la media europea (55 miliardi nel 2023), serve un incremento del 4,6%, 7-8 miliardi in più ogni anno". E’ quanto ha affermato il presidente della Fondazione Gimbe, delineando un "Sistema sanitario nazionale in grande affanno" per il futuro, nel corso del 19° Forum risk in corso ad Arezzo Fiere fino a domani. L’evento, aperto martedì dal ministro alla sanità Schillaci, organizzato da Gutenberg, promosso da Agenas col patrocinio della Conferenza delle regioni e delle province autonome e il patrocinio dell’Istituto superiore di sanità e la Regione Toscana, che porta ad Arezzo oltre mille relatori intende tracciare la road map della sanità del futuro andando "verso un nuovo sistema sanitario, equo, solidale sostenibile". Anche oggi per farlo il forum si avvarrà del mondo della politica e di quello delle professioni sanitarie, a confronto sui temi più caldi, dalle liste d’attesa, all’accesso alle cure, passando per risorse economiche e umane e nuove tecnologie. "A dieci anni dalla riorganizzazione ospedaliera delineata dal DM 70, è oggi fondamentale, oltre che urgente, ripensare la rete dei servizi ospedalieri", ha detto il presidente della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere Fiaso, Giovanni Migliore. Ricco il programma della giornata di oggi. Con l’Agenas si parlerà della valutazione delle performance delle aziende sanitarie pubbliche, ospedaliere e territoriali alla presenza del direttore generale Domenico Mantoan. Stamani ci sarà la prima convention nazionale dei direttori sanitari per parlare e riflettere sul ruolo dei dg. Su questo filone l’incontro nel pomeriggio su Il ruolo dei direttori generali come facilitatori dei percorsi virtuosi per professionisti e cittadini. Nel pomeriggio al centro del dibattito anche i fenomeni ambientali che influenzano la salute. Stamani in sala Leonardo si parlerà anche di nuove forme di partnership tra pubblico e privato, mentre nel pomeriggio di blocchi operatori 4.0. Stamani in sala Petrarca sul tavolo della discussione equità di accesso alle cure e buon uso dei farmaci. Nel pomeriggio si farà il punto sulla sostenibilità dei sistemi sanitari europei affrontando il barometro della sanità italiana. Oggi spazio anche ai nuovi modelli in salute mentale con Monica Bettoni del comitato scientifico del Forum e ancora, la gestione del capitale umano per il futuro del servizio sanitario. E poi il grande tema dei pazienti fragili.