LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Il G7 dei sindaci toscani: "Stati generali in città". L’invito di Ghinelli ai civici e l’appello ai partiti

Nel centrodestra continuano i mal di pancia di una parte della coalizione "Le critiche? Specchio delle personalità dei diversi segretari provinciali". Obiettivo del progetto: le regionali. "Possiamo rovesciare gli equilibri" .

Il G7 dei sindaci toscani: "Stati generali in città". L’invito di Ghinelli ai civici e l’appello ai  partiti

Il G7 dei sindaci toscani: "Stati generali in città". L’invito di Ghinelli ai civici e l’appello ai partiti

Cosa vuol fare Alessandro Ghinelli? "Voglio che il prossimo anno la Toscana abbia una vera, nuova alternativa di governo". Che detto così, può sembrare perfino banale se a segnare il target è un sindaco civico, ma fortemente ancorato al centrodestra. Se non fosse che quell’Alessandro Ghinelli siede al G7 dei sindaci di capoluoghi di provincia che non hanno in tasca tessere di partito ma che coi partiti e allo stesso pari, intendono costruire la piattaforma programmatica con la quale lanciare l’assalto al fortino di Firenze. È carichissimo il sindaco di Arezzo "perchè credo davvero si possa vincere".

Carichissimo, nonostante la prova in salita delle europee abbia lasciato l’amaro in bocca e sul campo una dote di voti. Carichissimo e già proiettato al 2025, nel grande cantiere della madre di tutte le battaglie: la Regione.

Il progetto dei sindaci civici è già in campo: debutto a Pisa, una manciata di giorni fa, su iniziativa di Michele Conti. E da lì Ghinelli ha candidato Arezzo per la prossima tappa: sarà a settembre o forse i primi di ottobre ma incastri del calendario a parte, è qui che si entrerà nel vivo del progetto.

Come? Declinando i temi-chiave e mettendo in comune le squadre: i sindaci civici delle città e la loro rete da estendere anche ai colleghi degli altri comuni più piccoli a guida centrodestra. Ghinelli sta lavorando agli incontri propedeutici in chiave aretina. "Ci vedremo a settembre, ma prima organizzerò una giornata nella quale incontrare tutti i colleghi che governano in provincia, in modo da arrivare preparati al summit vero e proprio". Accarezza l’idea di duplicare la giornata in un format che metta insieme sindaci civici e vertici dei partiti della coalizione, per lanciare proprio da Arezzo "gli stati generali del centrodestra in Toscana, un’officina dove armonizzare la progettualità della rete dei sindaci civici e le idee delle forze politiche". Anche perchè il vertice di Arezzo avrà un passo operativo e un profilo programmatico. Insomma, da qui usciranno i temi che caratterizzeranno la campagna elettorale di un "campo largo", anzi larghissimo, del centrodestra. Un esempio? Ghinelli va giù dritto: "Il sistema dei servizi e quindi rifiuti, acqua e gas; la questione della rete delle città d’arte della Toscana che non esiste perchè la Regione non ha mai voluto crearla. Non la pensiamo in funzione anti-fiorentina ma di sussidiarietà orizzontale a Firenze che sta morendo di iper-turismo. C’è tanto da fare, ci sono mille argomenti", esclama col piglio dello scalatore di montagna: passo dopo passo, senza mollare mai.

E se da un lato apprezza l’apertura di Fratelli d’Italia che nel G7 dei sindaci civici ha il suo candidato alla presidenza della Regione, Alessandro Tomasi da Pistoia, ("hanno compreso benissimo il progetto"), dall’altro legge la riottosità della Lega aretina e la prudenza di Forza Italia come specchio delle personalità "dei rispettivi segretari provinciali". E senza affondare troppo il colpo, mutua il vecchio adagio "in genere si giudica gli altri con il proprio metro", per rifilare una stoccata a chi, come il coordinatore della Lega, è scettico e legge il movimentismo dei sindaci civici come il tentativo di candidarsi alle regionali. Scaramucce? Vedremo. Certo è che la tela dei sindaci civici punta a stringere le maglie. Meglio se con tutti dentro.