REDAZIONE AREZZO

Il Gioco del Pozzo saltato. Riunione dei vertici dopo gli scontri tra gli atleti

Tra le altre cose, c’è anche la richiesta del rimborso dei biglietti

Tra le altre cose, c’è anche la richiesta del rimborso dei biglietti

Tra le altre cose, c’è anche la richiesta del rimborso dei biglietti

Qualche ora di attesa e si conosceranno le decisioni dell’associazione Rievocazione Storica di Montevarchi dopo le tensioni e il gran rifiuto di tre quartieri su quattro di disputare le finali del Gioco del Pozzo con annessa vittoria a tavolino dei Gialli di Santa Maria.

I vertici del sodalizio che organizza le manifestazioni in costume caratteristiche delle Feste del Perdono si sono riuniti ieri sera per esaminare i fatti che hanno generato una scelta dei rioni senza precedenti e assumere le determinazioni del caso. Un momento di riflessione peraltro sollecitato anche dagli amministratori della città alla luce degli avvenimenti di sabato scorso su spalti e terreno di gioco dal lancio di una bottiglia e di un bicchiere di terracotta alle ruvide scaramucce tra gli atleti, durante una delle semifinali. Tra le questioni all’ordine del giorno inoltre la richiesta del pubblico pagante di ottenere i rimborsi dei biglietti tenuto conto che le gare decisive in programma nella notturna di domenica per assegnare mezzina e gonfalone ai vincitori sono saltate per l’assenza di tre quarti dei contendenti.

Per il Comune, come si evince dalle affermazioni del sindaco Silvia Chiassai Martini, dovrebbe essere proprio l’associazione, titolare della vendita e dei relativi incassi, a stabilire il da farsi. Nel ripercorrere l’accaduto si valuterà la posizione di San Lorenzo, San Francesco e Sant’Andrea, i rioni che hanno scelto di disertare gli incontri perché, era stato precisato, la competizione può essere accesa e la rivalità sentita rispettando avversari e regole condivise, "senza zone d’ombra e certe per tutti". Nel frattempo non si placano le polemiche politiche. Alla reprimenda del Pd cittadino, che aveva chiesto di conoscere i contenuti del piano per la sicurezza e gli aspetti che non avevano funzionato nella sua gestione, ha replicato Prima Montevarchi parlando di "sciacallaggio" e di un tentativo di far ricadere sull’ esecutivo responsabilità di un evento che ha uno specifico regolamento scritto dai quartieri e da rispettare. Di diverso avviso Serena Ferraiolo coordinatrice regionale dei Verdi e portavoce di Alleanza Verdi Sinistra Valdarno che, in risposta alla posizione della Giunta di Palazzo Varchi di considerarsi "parte lesa" nella vicenda, sottolinea come in realtà lo siano i cittadini privati dello spettacolo a causa di "una forte disorganizzazione".