È il giorno delle stimmate. Ottocento anni fa San Francesco, salito sul monte della Verna chiese questo nelle sue notti di preghiera e solitudine: provare un po’ dell’amore e del dolore che Gesù sentì nei momenti della sua Pasqua di morte e resurrezione. Aveva voluto in tutto farsi simile a Cristo per la sua radicale scelta di vita evangelica, ne diventò anche fisicamente il riflesso vivente. Il Santo di Assisi giunse alla Verna per vivere in solitudine quaranta giorni di digiuno e preghiera in preparazione alla festa dell’Arcangelo Michele. Francesco è particolarmente legato a questo luogo, ottenuto in dono dal conte Orlando, signore di Chiusi.
La sua invocazione fu ascoltata. Dopo una notte di preghiera, ricevette misteriosamente sul corpo i segni visibili della Passione di Cristo: le mani, i piedi e il costato trafitti. Il prodigio avvenne in maniera così mirabile che i pastori e gli abitanti dei dintorni riferirono ai frati di aver visto per circa un’ora il monte della Verna avvolto di un vivo fulgore, tanto da temere un incendio.
Ottocento anni dopo si tengono oggi le celebrazioni solenni delle stimmate.
La giornata inizierà alle 8 con la messa nella cappella delle stimmate, seguita alle 9 dalle Lodi in basilica. Alle 11 la Messa solenne presieduta da fra’ Massimo Fusarelli, ministro generale dei frati minori, alla presenza del Gonfalone del Comune di Firenze. Alle 15 la recita dell’Ora nona e la processione verso la cappella delle stimmate, presieduta da fra’ Massimo Fusarelli e la benedizione al mondo dal piazzale del Quadrante con la reliquia del sangue di san Francesco. Nel pomeriggio la messa in santuario sarà solo alle 17, mentre alle 18.30 ne sarà celebrata una a Bibbiena all’oratorio di San Francesco. Infine alle 19 i Secondi Vespri in basilica. La messa delle 11 e la processione delle 15 saranno trasmesse su Tsd, canale 85 del digitale terrestre.
In realtà le celebrazioni non finiranno oggi. L’ottavo centenario avrà una “coda” a La Verna il 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi, quando alle 15, dopo la processione alla cappella delle stimmate, il vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro Andrea Migliavacca, chiuderà ufficialmente la Porta Santa per l’indulgenza, seppure la stessa indulgenza concessa dalla Santa Sede per questo tempo giubilare è stata prorogata al 31 dicembre.