REDAZIONE AREZZO

Il gran cuore del Calcit. Raccolti 235 mila euro

Il bilancio di fine anno dell’associazione valdarnese. I fondi destinati ai progetti. legati alla sanità della vallata. .

Il presidente del Calcit Valdarno, Marco Ermini con il presidente di Cna Valdarno, Pernici durante una delle ultime iniziative

Il presidente del Calcit Valdarno, Marco Ermini con il presidente di Cna Valdarno, Pernici durante una delle ultime iniziative

Nel 2024, il Calcit Valdarno ha contribuito alla sanità territoriale per 235.0000 euro. Una cifra importante, che testimonia sia la vitalità di una associazione che rappresenta un vero fiore all’occhiello del territorio, sia la generosità dei valdarnesi, che con le loro donazioni, consentono tutto questo. Il presidente Marco Ermini, nel fare gli auguri di buone feste a tutti i valdarnesi, ringraziando i tanti che contribuiscono, ha ricordato il lavoro svolto in questo anno che ci sta ormai per lasciare. Il comitato lotta contro i tumori del Valdarno è stato parte attiva nell’attivazione dell’ambulatorio di agopuntura per alleviare gli effetti collaterali della chemioterapia; ha poi fornito supporto psicologico ai malati oncologici e ai propri familiari. C’è la mano del Calcit anche nell’ambulatorio formato da due nutrizionisti per una sana e corretta alimentazione nei pazienti sottoposti a terapia. E come non ricordare il progetto "Scudo" per l’assistenza domiciliare medica e infermieristica ai malati cronici, con la donazione di strumenti per lo svolgimento di questa attività. Nel 2024, l’associazione ha poi regalato all’ospedale di Santa Maria alla Gruccia tre dermatoscopi per l’ambulatorio deputato al controllo dei nevi e ha contribuito all’acquisto di otto poltrone per l’infusione dei farmaci chemioterapici nel centro oncologico, in sostituzione di quelle già esistenti ormai obsolete. Il Calcit quest’anno ha festeggiato i 33 anni di attività. Era il 3 maggio 1991 quando nella sala consiliare di Palazzo d’Arnolfo fu presentata ufficialmente alla cittadinanza quella che sarebbe poi diventata una splendida realtà territoriale. Da allora il comitato ha fatto passi da gigante grazie alla costanza dei volontari e alla generosità della popolazione.