
di Marco Corsi
Il riconoscimento "Motumundi 2020" a Filippo Giorgi, Premio Nobel per la Pace e climatologo e al cantautore Sting, non presente al teatro, ma che ha inviato un video nel quale ha parlato di ambiente e di diritti umani, concludendo il suo intervento con uno dei suoi brani più celebri. Quella di sabato è stata la serata clou del festival del clima e dell’ambiente di Cavriglia, che ha visto salire sul palco, insieme a Roberto Vitale, organizzatore, giornalisti, scienziati ed esperti e predisporre, academy, workshop, incontri a distanza con gli studenti.
Filippo Giorgi, dal 2002 al 2008, è stato l’unico scienziato italiano che ha fatto parte dell’organo esecutivo del Intergovernmental Panel on Climate Chang, organizzazione vincitrice del Premio Nobel per la pace 2007 insieme ad Al Gore. Nel 2018 ha ottenuto la medaglia Alexander von Humboldt della European Geosciences Union (Egu) per il suo contributo al progresso della scienza nei paesi in via di sviluppo. Ha ricevuto il premio "Motumundi 2020" sul palco del teatro direttamente da Vitale e dal sindaco di Cavriglia Leonardo Degl’Innocenti o Sanni, che lo ha ringraziato per il grande contributo svolto negli anni in tema ambientale. "Proprio a seguito di questa rassegna – ha detto il sindaco – vedrà la luce un manifesto basato su tre concetti strettamente legati alla vocazione green della nostra città: cultura, consapevolezza e concretezza. Cultura, quale principale lezione che Motumundi vuole fornire a tutti, affinché si acquisisca un migliore approccio alle politiche ambientali. Consapevolezza, ovvero quanto ognuno di noi deve essere consapevole di poter fare, nel proprio piccolo, per migliorare il mondo. Infine concretezza, quella che spetta alla politica, con azioni come quelle che, da molti anni, attuiamo a Cavriglia per migliorare la vita della nostra comunità, avendo ottenuto anche un riconoscimento da parte di Legambiente, come una delle migliori 100 città d’Italia".
Subito dopo, con un video, l’intervento del cantautore Sting, che è stato premiato, anche a distanza, per il suo impegno in tema ambientale. "Sono un musicista e ho dedicato alla musica gran parte della mia vita – ha detto l’artista molto legato al Valdarno – Ma ho comunque deciso di utilizzare la mia fama per sostenere cause in cui credo fermamente. I diritti umani e l’ambiente, che sono legati. Non penso infatti si possano separare i diritti umani dal degrado dell’ambiente, dal cambiamento delle foreste, dalla distruzione delle foreste pluviali, dal riscaldamento marino e dall’inquinamento marino e fluviale. Tra i diritti umani c’è quello di respirare aria sana, mangiare cibo sano e bere acqua pulita". Sting ritirerà direttamente il premio in una data che sarà concordata.