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Il liceo del Made in Italy. Sono quattro gli istituti con i requisti giusti: "Corso su cui riflettere"

Vittoria Colonna, San Bartolomeo, Giovanni da San Giovanni e Giovanni da Castiglione: ecco i plessi interessati, il ruolo delle aziende. Prenderà il posto delle classi con opzione economico sociale. .

Il liceo del Made in Italy. Sono quattro gli istituti con i requisti giusti: "Corso su cui riflettere"

di Matteo Marzotti

AREZZO

Tra le novità che il 2024 porta in dote al mondo della scuola c’è il nuovo liceo, quello del Made in Italy. Ad annunciarlo con una nota congiunta sono stati il Ministero dell’Istruzione e del Merito e il Ministero delle Imprese. Ma in cosa consiste questo percorso di studi? Intanto va chiarito subito che non tutti i licei potranno attivare questo percorso che riguarderà le scuole statali e quelle partiarie, ma solo quelle che già erogano il percorso del liceo delle scienze umane con opzione economico sociale. Nell’Aretino sono quattro gli istituti in possesso del requisito fondamentale. Ad Arezzo c’è il liceo Vittoria Colonna in via Porta Buia, in Valdichiana il Giovanni da Castiglione, a Castiglion Fiorentino, mentre in Valdarno il Giovanni da San Giovanni, a San Giovanni Valdarno. Per quanto riguarda il Casentino invece la riforma potrebbe interessare il liceo Galileo Galilei ma che al momento nella "mappa" non riporta il corso economico sociale, e in Valtiberina il San Bartolomeo. Il condizionale è d’obbligo però come spiega anche il provveditorie Roberto Curtolo. "Ad oggi è non è dato sapere quanti istituti aderiranno sulla base della decisione che prenderà il collegio docenti" sottolinea Curtolo. Parole a cui fanno eco quelle di un preside interessato a quanto comunicato nelle ultime ore dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dal Ministero delle Imprese. "Ci stiamo meditando – spiega Maurizio Gatteschi, preside del Vittoria Colonna di Arezzo – sicuramente la prossima settimana, al rientro a scuola dopo la paura natalizia affronteremo questo tema con il collegio docenti".

Come detto solo le scuole statali e paritarie che già erogano il percorso del liceo delle scienze umane con opzione economico sociale potranno aderire al progetto del Made in Italy. Un percorso che sembrava potesse sostituire in toto quello economico sociale, ma dopo le preoccupazioni manifestate dal mondo della scuola e dei sindacati questa possibilità è svanita ed è quindi prevista semmai la convivenza dei due percorsi. Quello del Made in Italy prevede come piano di studio nel primo biennio 132 ore di lingua e letteratura italiana, 99 di storia e geografia, 99 di diritto, 99 di economia politica, 99 di lingua e cultura straniera, 99 di matematica (con informatica), 66 di lingua e cultura straniera 2, 66 di scienze naturali (biologia, chimica, scienze della terra), 66 di scienze motorie e sportive, 33 di storia dell’arte, 33 di religione cattolica o attività alternative. Per un totale di 891 ore, dove con il passare del tempo ricoprirà un ruolo centrale il connubio tra scuola e lavoro, una interazione con le aziende.

Ad oggi è quanto mai difficile poter fare una previsione delle scuole che aderiranno a questa nuovità del mondo dell’istruzione. Certo è che da lunedì sarà uno dei temi caldi anche perchè la circolare inviata dal Ministero dell’Istruzione indica il 15 gennaio come termine ultimo per richiedere, da parte delle scuole, l’attivazione delle prime classi del liceo del Made in Italy comunicandolo alla Regione e all’Ufficio scolastico regionale. A partire dal 23 gennaio potrà essere scelto dalle famiglie il nuovo indirizzo liceale Made in Italy tramite la piattaforma Unica. Per il resto degli indirizzi scolastici la data di iscrizione resta il 18 gennaio.