Il merletto di Sansepolcro grande protagonista anche in Danimarca. È stata inaugurata martedì scorso all’Ambasciata d’Italia a Copenaghen la mostra dedicata al merletto italiano nell’ambito delle Giornate del Made in Italy, promosse dal ministero degli affari esteri. L’evento ha visto la partecipazione di ventiquattro comunità italiane rappresentative delle realtà più significative dell’arte del merletto, tra cui anche Sansepolcro. A rappresentare la città biturgense è stato esposto un pregiato centro "Pavoni", realizzato dalla maestra merlettaia Anna Capozzi, vice-presidente dell’associazione "Il merletto nella città di Piero della Francesca" e referente del percorso di candidatura nazionale. L’opera è stata selezionata come simbolo dell’eccellenza e della tradizione locale nel campo del merletto.
La mostra è frutto della collaborazione tra il Ministero della Cultura, la Fondazione Musei Civici di Venezia e la "Rete per la Salvaguardia dei Saper Fare – L’Arte del Merletto Italiano", un’importante realtà nazionale che riunisce e valorizza le comunità italiane custodi di questo patrimonio immateriale. La rete si dedica attivamente alla salvaguardia, diffusione e trasmissione generazionale di quest’arte antica, promuovendo anche la candidatura del merletto italiano al patrimonio culturale immateriale dell’Unesco.
L’assessore alla cultura di Sansepolcro, Francesca Mercati, referente per le amministrazioni coinvolte nel progetto, è stata informata e ha espresso grande soddisfazione per il riconoscimento dato al lavoro portato avanti dalle merlettaie del territorio. Sansepolcro si conferma così punto di riferimento per la promozione del merletto, un sapere che intreccia tradizione, arte e identità culturale, ma è l’unione esistente fra le varie città italiane che portano avanti la tradizione (ognuna la propria) a essere il miglior presupposto per il raggiungimento dell’auspicato traguardo: il riconoscimento da parte dell’Unesco, che costituirebbe il salto di qualità decisivo per un prodotto che combina alla perfezione l’abilità artigianale con le prerogative artistiche. Ogni città ha una sua storia del merletto: quella di Sansepolcro è iniziata nel 1900 con la scuola-laboratorio delle sorelle Adele e Ginna Marcelli e da allora al Borgo si parla di merletto a fuselli o, più comunemente, di "trina a spilli".