
di Alberto Pierini
Pieraccioni, siamo in forma?
"Sì, ho riavviato il motore dopo due anni: sto coccolando gli spettatori"
Ora addirittura..
"Ma scherza? In questo momento sono eroi, amici che ci tengo a inseguire e abbracciare"
Fino ad Arezzo.,.
"Sì, ero alla multisala di Montevarchi"
Con le sale piene..
"Da non credere, me le ero dimenticate"
Beh, raramente sono vuote con lei..
"Ma da due anni siamo sulle piattaforme: belle, ma vuoi mettere una partita in Tv e una allo stadio?"
Magari della Fiorentina..
"Magari"
Ha allungato i tempi per uscire al cinema...
"Sì, volevo tornare in sala: bello lo streaming ma quando l’assassino punta la doccia ti suona il telefono o il cane ti chiede i croccantini.."
Il cinema ce la farà?
"Sono fiducioso: e poi..."
Poi?
"Beh, se vai in gita la benzina costa, il cinema è più economico"
Per non dire dei parcheggi a Firenze..
"Per l’appunto, nelle multisala sono gratuiti. Quindi..."
Nel film, "Il sesso degli angeli", la storia è quella di un prete che eredita un bordello..
"Sì’, e di una crisi di coscienza bella e buona"
L’ultima era stata di don Pierino, nel film girato ad Anghiari.
"Già, nella Moglie bellissima: è una tematica che mi ha sempre affascinato"
A chi si è ispirato?
"Ai preti di frontiera, non quelli con i mocassini lucidi che incontri a Roma"
Un po’ come don Giuliano, il suo grande amico di Castiglion Fiorentino?
"Certo: gli dico sempre che non sembra un prete, poi devo spiegargli che è un complimento"
Un legame antico..
"Da giovane vidi uno spettacolo in una delle sue prime parrocchie aretine: non ci siamo più lasciati"
Coltivando insieme fior di progetti...
"Con l’asta ad Arezzo dopo Un fantastico via vai abbiamo costruito una scuola in Africa"
Già, perché la scelta di Arezzo?
"Le nostre città toscane sono straordinarie ed era abbastanza universitaria per la mia storia. Vinse su Perugia.."
Una volta tanto..
"E poi in queste città non sei di intralcio come a Roma: là ti giudicano dalle chiusure del traffico, qui c’è affetto palpabile"
Una stretta esagerata..
"Per me no: è la magia del cinema che passa"
L’ha provata anche lei...
"Da pazzi. Ero sul set di Amici Miei, chiedevano silenzio per le riprese e ammutolii. C’erano dei cavi enormi, sembravano le arterie del cinema"
Poi il Ciclone..
"Per scegliere il casolare ne vidi prima altri 50: a Laterina capii subito che era quello giusto"
Da cosa?
"Il guardiacaccia disse che intorno sbocciavano i girasoli: è meglio che portarli finti"
Ma con quell’incasso avrebbe potuto comprare anche Van Gogh..
"E’ vero ma i fiori freschi.."
Nei set è puntiglioso: la piazza a Stia, i negozi a Poppi..
"Quando scrivi una sceneggiatura vedi i volti dei protagonisti e i luoghi: finché non coincidono non funziona"
E la scelta di Anghiari?
"C’era tutto in poche decine di metri: e quella discesa al fulmicotone che taglia il paese.."
Ma non doveva prima o poi girare a Cortona?
"E’ un progetto che non ho abbandonato, è una città straordinaria.."
Da cartolina?
"Non ne ho paura: c’è chi gira a Roma e non vuole prendere il Colosseo. E’ come essere innamorati e non volersi fare un selfie con la fidanzata"
Ma come si fa a fare una commedia dopo due anni di pandemia e due mesi di guerra?
"E’ una carezza dopo un giro di schiaffi: l’ideale e anche umano"
Una commedia riuscita..
"Ho rimbalzi tutti positivi: compreso il più importante. Entri in sala e la gente ride".
Missione compiuta?
"Se una commedia fa ridere è fatta"