Proseguono a San Giovanni gli eventi curati dall'associazione ValdarnOlistico, da anni attivi sul territorio nella promozione di iniziative e servizi nel campo del benessere e dell'equilibrio integrale della persona. Un ciclo di incontri culturali dal titolo "Si vive, si muore", con il patrocinio del Comune. Un invito alla riflessione e alla condivisione attorno al grande mistero del vivere e del morire. Dopo le due serate del mese di ottobre, la prima sulla simbologia della morte nell'arte classica e nei tarocchi e il successivo evento di cerchio di lettura del capolavoro di Tolstoj "La morte di Ivan Ilic", si prosegue con due importanti appuntamenti a novembre.
Venerdì prossimo alle 17,30 alla sala La Nonziata, il poeta Massimiliano Bardotti ed il regista Adamo Antonacci presenteranno "Il privilegio dei vivi", un testo che racchiude una lunga conversazione, un confronto tra due amici nei giorni bui della pandemia, alla ricerca del senso di questo miracolo che è l'esistenza. L'evento conclusivo si terrà invece venerdì 15 novembre alle 21 alla Casa del Popolo in via Alberti 7 e vedrà la partecipazione di Luca Rasoti dell'Associazione ConTatto, che si impegna in attività divulgative sulla cura nel fine vita e per l'apertura di un hospice nell'area del Valdarno.
L'incontro prevede la proiezione dello spettacolo teatrale "Tanti Saluti" di Giuliana Musso, un'opera che, tra comicità e poesia, cerca di reinserire la morte nel cerchio della vita. Farà ridere, commuovere e riflettere. La partecipazione a tutti gli eventi è libera e gratuita, e sarà occasione anche per conoscere la realtà di ValdarnOlistico e delle altre associazioni coinvolte nell'iniziativa. “Ci è sembrato da subito interessante il ciclo di incontri quello proposto dall’associazione ValdarnOlistico sul tema della vita e della morte”, commenta l’assessore alla cultura del comune di San Giovanni Valdarno Fabio Franchi.
“Un tema spesso esorcizzato e rimosso, in questa nostra società così propensa all’effimero, all’immediato, al piacere del momento. Vita e morte sono però i due grandi temi sullo sfondo della nostra esistenza, dell’esistenza di ogni uomo, della vita di ogni società. Migliorare la consapevolezza che abbiamo di questi due grandi temi ci consente pertanto di affrontare meglio anche il quotidiano e le relazioni interpersonali di tutti i giorni. Meritoria quindi l’iniziativa di ValdarnOlistico, che, spaziando nelle varie iniziative del ciclo su vari ambiti culturali e su vari ambiti del sapere, intende invitarci ad avere una consapevolezza maggiore di questi due grandi temi, per invitarci ad una vita più piena e completa.”
"Con questo ciclo di incontri - dichiarano gli organizzatori - abbiamo voluto allestire un'occasione per contemplare, attraverso gli spunti forniti da diverse forme d'arte, la realtà della nostra finitudine, qualcosa di familiare e fondamentale in tutte le culture del passato, che la nostra società sembra invece aver rimosso. Come operatori impegnati, attraverso approcci differenti, sul campo della consapevolezza e della cura olistica della persona, non possiamo permetterci di ignorare che il tempo a nostra disposizione in questa vita è limitato, e che, come si vive, si muore: un'ovvietà che, come tutte le cose ovvie, se osservata attentamente può aprire un immenso spazio di riflessione e meraviglia. Il riscontro successivo alle prime due serate, e l'entusiasmo delle altre associazioni che abbiamo coinvolto nel progetto, ci fanno ben sperare che la seconda parte di questo ciclo di incontri possa generare altrettanta curiosità e partecipazione, e confidiamo di procedere, nei prossimi mesi, sulla strada tracciata con questi eventi, anche nell'ottica del patto 'Reti delle comunità della cura', che la nostra associazione ha sottoscritto con il comune di San Giovanni Valdarno".