LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Il mondo tra i coriandoli. Foiano, carri da brivido. Folla fino dai cantieri. Poi oltre 5000 in piazza

La cartapesta spazia dai rapporti internazionali alla guerra all’arte in pericolo. Le figure centrali un miracolo di animazione: la giuria ha già scelto i vincitori.

La cartapesta spazia dai rapporti internazionali alla guerra all’arte in pericolo. Le figure centrali un miracolo di animazione: la giuria ha già scelto i vincitori.

La cartapesta spazia dai rapporti internazionali alla guerra all’arte in pericolo. Le figure centrali un miracolo di animazione: la giuria ha già scelto i vincitori.

"Avanti coi carri!". Per i foianesi la festa inizia quando l’esercito dei cinquemila visitatori non è ancora in marcia verso il regno di re Giocondo. "Avanti coi carri!", è l’urlo che fa scattare l’adrenalina davanti agli "uscioni" di Nottambuli, Azzurri, Rustici e Bombolo (in rigoroso ordine di uscita in piazza). É il rito collettivo che ogni anno accende la festa e ieri ha fatto trepidare centinaia di persone nel grande piazzale dove affacciano i quattro cantieri. Oltre duecento, in attesa di quel momento che per i maestri cartapestai, forse vale più dell’intera sfida. Perchè è l’attimo in cui il risultato della fatica di un anno si disvela agli occhi dei fan. È quello l’attimo che un cantierista attende per dodici mesi, preparando di notte in notte, quintali di colla e impastando migliaia di pagine di giornali sopra le figure che così prendono forma. Un’arte antica, la cartapesta per il Carnevale foianese che si avvia a celebrare i cinquecento anni di vita (ne ha appena compiuti 486). L’apertura degli "uscioni", svela i carri e la narrazione, il messaggio al popolo di re Giocondo: e quest’anno i temi spaziano dai rapporti internazionali alla guerra (Nottambuli), dalla salvaguardia della bellezza (Azzurri) alla custodia dell’arte e della cultura contro la velocità di tempi sempre più liquidi (Rustici), all’avanzata dell’intelligenza artificiale di fronte alla quale attrezzarsi senza perdere etica e umanità (Bombolo). E se per i foianesi il Carnevale comincia davanti agli "uscioni" per tutti gli altri il big bang scatta a mezzogiorno quando re Giocondo si prende le chiavi della cittadina: le consegnano il sindaco Jacopo Franci e il governatore toscano Eugenio Giani, che non si perde un’edizione della manifestazione "che affonda le sue radici in una storia antica e che è ancora oggi più viva che mai, continua a coinvolgere tantissime persone: è un’esplosione di colori e tradizione che continua dal 1539. Allegria, voglia di stare insieme, espressione del senso di comunità e di appartenenza, ma anche quel saper fare artigiano che si tramanda attraverso le generazioni, punto di forza della nostra Toscana". Sul palco anche il prefetto Clemente Di Nuzzo che ha condiviso il debutto al Carnevale con il direttore generale dalla Asl Marco Torre.

I rintocchi del grande orologio sulla torre segnano le 15 e si impastano con la musica; un "omino" in maschera con un ombrellino colorato dà il segnale: lo chiude e apre la gara. Sul terrazzino della giuria, uno scultore, uno scenografo, un giornalista e un pittore, osservano i giganti di cartapesta in movimento, ciascuno preceduto da una mascherata di cento persone, ormai uno spettacolo nello spettacolo. Le figure centrali dei carri sembrano "vive" e l’arte dei maestri cartapestai ogni volta riesce a superare se stessa. I giganti di cartapesta sfilano, imponenti, nelle strettoie dei vicoli, con la stessa grazia con la quale si aprono in tutta la loro bellezza nelle piazze del paese. La giuria osserva ma ha già deciso. Nella busta chiusa in cassaforte c’è il nome del vincitore. Ma il verdetto lo conosce solo re Giocondo.