LUCIA BIGOZZI
Cronaca

"Il nostro slalom in bus nel Far West". Sosta abusiva: un autista racconta. Caso Baldaccio, scoppia la protesta

"Siamo costretti a far scendere i passeggeri in strada, così in Guido Monaco e in altre zone critiche". Paradosso ospedale: corsia preferenziale in panne, anziani in difficoltà. Vigili in azione: prime multe.

"Siamo costretti a far scendere i passeggeri in strada, così in Guido Monaco e in altre zone critiche". Paradosso ospedale: corsia preferenziale in panne, anziani in difficoltà. Vigili in azione: prime multe.

"Siamo costretti a far scendere i passeggeri in strada, così in Guido Monaco e in altre zone critiche". Paradosso ospedale: corsia preferenziale in panne, anziani in difficoltà. Vigili in azione: prime multe.

In strada come a una gincana. E l’autobus allarga la traiettoria per schivare auto in sosta selvaggia davanti al Baldaccio. Traffico imbottigliato all’ora di punta ma non solo. La "maledizione" del parcheggio che non ha conquistato il "cuore" degli aretini, non ha fine. E ora si ripete. Mauro Meucci fa lo "slalom" col bus ogni giorno e racconta il disagio e la preoccupazione di chi, come lui, accompagna i passeggeri da un capo all’altro della città. Tutto scatta a mezzogiorno che nel racconto di Mauro diventa "di fuoco". "É davvero complicato attraversare quel punto: le auto sono parcheggiate dove c’è la fermata dell’autobus e noi autisti dobbiamo spostarci nella parte centrale della carreggiata per far salire chi aspetta alla palina. E le persone devono attraversare la corsia prima di salire a bordo. Il risultato? Un rischio per tutti e traffico bloccato". La situazione è diventata incandescente con l’avvio "del centro prelievi, perchè le persone anzichè lasciare la macchina al parcheggio, comodamente, la piazzano davanti all’entrata ostacolando il passaggio dei bus, proprio in corrispondenza della fermata". E ieri vigili in azione: fioccano le prime multe, ma poco dopo rispuntano le auto. E pensare che la sosta nel multipiano costa meno di un euro all’ora. La sicurezza, invece, non ha prezzo. Tant’è. Un disagio che sconfina nella protesta, coi sindacati già in ambasce, pronti alla mobilitazione. Stessa fotografia davanti all’ospedale San Donato.

"Qui è stata realizzata una corsia preferenziale nuova ma puntualmente viene occupata dalle auto, proprio davanti al parcheggio multipiano". Paradossi degli aretini al volante. Qui la sosta costa un euro all’ora eppure, si preferisce piazzare l’auto dove è vietato creando problemi alle persone che si muovono coi mezzi pubblici. "Per potersi accostare il più possibile alla fermata, dobbiamo allargarci sulla corsia opposta di marcia. E i passeggeri camminano lungo la strada per raggiungere l’autobus. Oltretutto, alla fermata dell’ospedale ci sono molte persone anziane o con problemi motori. Noi facciamo molta attenzione, ma è difficile destreggiarsi in questa giungla di auto parcheggiate violando ogni regola". Il cahier de doleances ha altre pagine: "Anche la rotonda di Guido Monaco è un punto critico, perchè quando arriviamo per accostarci alla fermata e raccogliere i passeggeri, troviamo macchine parcheggiate davanti. E la gente deve spingersi sulla strada per salire a bordo. Un rischio per tutti". Meucci guida pullman da quasi venti anni, conosce la città come le sue tasche e pure il malvezzo di automobilisti senza scrupoli. C’è poi la questione delle aggressioni, verbali e fisiche, agli autisti che talvolta si verificano sui bus: "Siamo preoccupati anche se abbiamo cabine chiuse e telecamere a bordo. Dal pomeriggio a tarda sera specie nel fine settimana salgono persone poco raccomandabili". Un tema al centro del piano di sicurezza messo a punto da Autolinee Toscane con dispositivi di allarme sempre più sofisticati per proteggere chi guida e chi viaggia.