
Il Papa con Franco Vaccari
Arezzo, 4 dicembre 2018 - «Capi di Stato e di governo»: aderite all’appello di Rondine». Firmato Papa: lui Papa Francesco, che accoglie nella sala Clementina del Vaticano la cittadella della Pace. E in diretta Tv, le telecamere di Tv 2000 e e quelle del centro televisivo vaticano, ne sposa la causa. Lo fa prima di soffiare con energia, malgrado la stanchezza visibile, sulle 20 candeline della torta portata da Arezzo per il compleanno dell’associazione.
«La vostra voce, debole ma forte della speranza e del coraggio della giovinezza, possa essere ascoltata il 10 dicembre alle Nazioni Unite». Il Papa doveva dare l’abbrivio all’avventura più incredibile: spingere la navicella di Rondine nel palazzo di vetro, dove prenderà la parola per lanciare il suo appello ai potenti del mondo, destinare una piccola parte di risorse per costruire leader di pace.
«Servono leader con una nuova mentalità. Non sono leader di pace quei politici che non sanno dialogare e confrontarsi: un leader che non si sforza di andare incontro al “nemico”, di sedersi con lui a tavola come fate voi, non può condurre il proprio popolo». A lui l’appello lo hanno letto Chistine e Noam: lei palestinese e lui israeliano, anche se dice «guera» con una erre come fosse romano. E il regalo sempre dal Medio Oriente glielo porta Sevag, in un quadro le immagini simbolo dei conflitti di tutti i paesi dei giovani con una frase a fianco scritta da loro.
La speranza che vada in porto il progetto di aprire una scuola di pace che a Rondine formi leader diversi. E che a inaugurarla venga proprio il Papa: l’invito glielo porge con un sorriso il presidente Franco Vaccari. E un altro glielo porta in busta chiusa il guardiano della Verna, il monte che da anni lo aspetta. In prima fila Gualtiero Bassetti e Riccardo Fontana, con loro i 30 giovani dello studentato e quelli del quarto anno di liceo, l’ultima invenzione di Rondine.
«Per favore, non perdete mai lo stupore e l’umiltà». Fino all’apoteosi. «Io sono con voi» sussurra a Vaccari prima di salutarlo. Oggi l’incontro con la stampa estera, poi la partenza per New York. Volendo possono portare la carezza del Papa. Il più impegnativo dei bagagli a mano.