LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Il Pd: condanna grave. Tanti contrattacca

Caporali punta il dito sul favoreggiamento. La vice sindaco non ci sta: "Un reato bagatellare per quattro anni di vita sospesa"

Il Pd: condanna grave. Tanti contrattacca

Il giorno "da pretoriani" di Lucia Tanti è iniziato con la citazione di Tacito: "La fede, la libertà, l’amicizia sono i principali beni dell’animo umano". Dopo la sentenza che assolve il sindaco Ghinelli dall’accusa di abuso d’ufficio e lo condanna a tre mesi per favoreggiamento, la vicesindaco "pretoriana" affila le armi e sintetizza così: "Ha dovuto subire tre processi in uno e quattro anni di vita costretto a difendersi. Alla fine, arrivano due assoluzioni piene e una condanna per un reato bagatellare di tre mesi con pena sospesa e non menzione. L’abuso d’ufficio non c’è e quindi le redini del Comune rimangono, come sono sempre state, nelle sue mani le uniche che ne hanno diritto". Poi annoda alla trama del ragionamento alcune valutazioni politiche: "La prima: quattro anni compressi e sudati per dimostrare la correttezza di una condotta che era ed è specchiata. La seconda: una città costretta a vivere una campagna elettorale inquinata e che ha visto gli aretini esprimersi a favore del sindaco nonostante le accuse e le richieste di passi indietro, per fortuna mai fatti. La terza: un’amministrazione assediata dalla “ghigliottina” della legge Severino, legge malefica e distorta partorita in un clima politico giacobino. La quarta: una condanna di tre mesi frutto di chiacchiere rubate che certamente cadrà in appello. La quinta: un processo nato e cresciuto all’ombra di qualcuno che carpiva illegittimamente parole e momenti di vita". A latitudini opposte, Donato Caporali, capogruppo Pd a Palazzo Cavallo osserva: "La condanna del sindaco per favoreggiamento è un fatto molto grave. Aspetterò di leggere le motivazioni". Sul piano politico, l’esponente dem annota: "Indipendentemente dal rilievo penale, non mancano motivi di critica che in questi anni abbiamo costruttivamente, ma duramente segnalato".

La sollecitazione al sindaco è netta: "Ora torni ad occuparsi di Arezzo, degli aretini e sia più presente in città. Risolva le questioni dei molti cantieri aperti ma in ritardo, baby gang, frazioni e periferie abbandonate a se stesse". Per Marco Donati, leader di Scelgo Arezzo, la vicenda "al netto di assoluzioni e condanne, fa emergere una gestione delle aziende partecipate abbastanza sgangherata, con effetti penalizzanti sui servizi ai cittadini". L’affondo lo calibra sull’efficacia dell’azione amministrativa: "Ci domandiamo se adesso inizierà la seconda consiliatura di Ghinelli, di fatto mai cominciata". Nessuna "morbosità" sulla vicenda giudiziaria e linea garantista, tuttavia Donati punta il dito su "una città rimasta al palo, con lavori pubblici fermi, scarsa manutenzione delle strade, politiche giovanili insufficienti". Temi al centro dell’assemblea cittadina di oggi nella sala Rosa del municipio.

Dai banchi dell’opposizione si leva anche la voce di Francesco Romizi, di Arezzo2020. "Adesso non ci sono più scuse: Ghinelli risolva i casi spinosi aperti, da via Fiorentina al disagio giovanile e all’impoverimento della città: culturale, economico, sociale", tuona. Poi aggiunge una sottolineatura:"C’era da aspettarsi una sentenza “morbida“ per un caso di inopportunità politica e umana. Non si sono comportati bene, ma evidentemente, hanno fatto poco di formalmente e giuridicamente rilevante".