Alla fine siamo giunti allo showdown. Il Partito Democratico terranuovese esce allo scoperto e replica al missile lanciato nei giorni scorsi da Mauro Di Ponte. Le accuse vengono rispedite al mittente, infiammando il clima politico nella città di Poggio. "Il Pd di Terranuova - ha chiarito il segretario cittadino Mauro Bronzi in una nota - conferma quanto ha sempre sostenuto con chiarezza: visti i positivi risultati ottenuti dall’attuale maggioranza si ritiene importante proseguire in alleanza con le forze che la compongono, in un percorso di scelte condivise".
Bronzi ha poi anticipato che per la prossima settimana è prevista la convocazione dell’assemblea del partito che avrà il compito di assumere importanti decisioni riguardo ai passaggi necessari da affrontare in vista delle elezioni. "In questi mesi - ha aggiunto - c’è stato un confronto approfondito con gli iscritti nel corso di partecipate assemblee.
L’attuale maggioranza ha ottenuto alle elezioni un fortissimo riscontro nella cittadinanza e nel corso di questi anni nessuna delle forze politiche e degli amministratori che ne fanno parte l’ha messa in discussione.
In primo luogo si elaborano le proposte concrete di programma che si vogliono proporre ai cittadini, cosa che il Pd e l’alleanza stanno facendo, e poi si scelgono le candidature, perché i destini collettivi sono più importanti di quelli personali". Tradotto: prima si definiscono i contenuti programmatici, poi si cerca una sintesi con gli alleati e soltanto al termine del percorso si potrà parlare dei nomi. Non ci sarebbero spazi, dunque, per fughe in avanti.
"Le esternazioni di Mauro Di Ponte da agosto in poi - ha affermato Bronzi - purtroppo rivelano l’esatto contrario, la premura è quella della propria candidatura.
Cose che non si sono registrate in nessuno dei comuni limitrofi. Il Pd procede il suo cammino nel rispetto di tutti senza accettare forzature da nessuno.
Non si comprende neppure l’indicazione di una data perentoria - il 9 di gennaio - che è priva di valore.
In tantissimi altri comuni interessati alle consultazioni amministrative sono in corso i confronti e non sono state definite le candidature.
Si tratta di decisioni importanti che richiedono il tempo giusto e necessario per essere assunte. E il senso di responsabilità ci richiama ad adoperarsi per unire, non per dividere".
La tensione tra il vertice dei dem e il vicesindaco di Terranuova è ormai palpabile.
Ma per capire quale linea prevarrà non ci sarà da attendere molto. Il redde rationem è atteso a giorni. L’assemblea comunale del Pd avrà un compito fondamentale: cercare di tenere insieme i cocci di un partito spaccato. Ed evitare che il centrodestra possa approfittare di questa fragilità.