LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Il Pd e la campagna d’autunno. Croci lancia la strategia d’attacco:: "Provincia, naufragio centrodestra. Al lavoro per una grande coalizione"

La segretaria provinciale dem boccia il governo Polcri: "Lui non ha funzionato, ente in stallo". Road map per il Comune: "Con un progetto valido, le alleanze possono comprendere forze di centro e anche oltre".

Il Pd e la campagna d’autunno. Croci lancia la strategia d’attacco:: "Provincia, naufragio centrodestra. Al lavoro per una grande coalizione"

La segretaria provinciale dem boccia il governo Polcri: "Lui non ha funzionato, ente in stallo". Road map per il Comune: "Con un progetto valido, le alleanze possono comprendere forze di centro e anche oltre".

Il campo largo in vista della battaglia per il Comune, il caso Provincia, le strategie del Pd: Barbara Croci, al timone dem, imposta la rotta della navigazione.

Croci, a che punto sono le trattative con M5S e Avs o sinistra per il campo largo?

"Non stiamo facendo alcuna trattativa, sarebbe vecchia politica. Il punto di partenza è un altro: lavorare sulterritorio per condividere obbiettivi e elaborare proposte concrete per costruire un rapporto di fiducia con i cittadini. Questo laboratorio è già avviato sia per le comunali in città, sia su temi più ampi come quello della campagna referendaria contro l’autonomia differenziata".

Vale anche per Arezzo il "dictat" nazionale contro i renziani?

"Preferisco non misurare il nostro campo in larghezza ma in profondità: sulle proposte. Per questo sono convinta che, partendo da un progetto valido, le alleanze possano comprendere le forze politiche di centro e anche oltre".

Ad esempio?

"Penso a tutti quei movimenti associativi e che si riconoscono nel civismo fuori dai partiti. Inoltre, rispetto ad altre regioni, in Toscana con Italia Viva abbiamo mantenuto aperti dialogo e collaborazione, anche se con alti e bassi e non è sempre stato facile".

Elezioni comunali: quale percorso immagina?

"Immagino un percorso di ascolto, studio e elaborazione di progetti innovativi per una città che merita molto di più di quello che ha avuto negli ultimi anni, una città che ha bisogno di uscire dalla stagnazione e dal conformismo in cui l’ha relegata la destra. Arezzo merita di essere una città sempre più europea, sicura, economicamente forte, vivibile e moderna, attenta alle questioni ambientali e ai nuovi bisogni sociali e di salute delle persone".

Come?

"La sfida dei prossimi mesi è aprire alla città questo laboratorio e prendere le distanze da giochi di potere, divisioni e tatticismi legati a ambizioni e interessi particolari".

Primarie dentro il Pd o primarie di coalizione?

"Per il metodo di individuazione del candidato o candidata sindaco, pur non avendo preclusioni sulle primarie e non escludendole, mi auguro che possa esserci un accordo ampio anche senza dover ricorrervi. Avremo bisogno di una candidatura autorevole, che possa dare garanzie circa la realizzazione degli obbiettivi e delle strategie che verranno definiti nei prossimi mesi e, soprattutto, di una squadra preparata e coesa. Non sempre le primarie sono la risposta giusta a queste esigenze".

Qual è il profilo del candidato sindaco? Politico o civico?

"Un candidato o candidata che sappiano unire e siano preparati, concreti e competitivi. Civici nel senso di appartenenza a un territorio e alla sua storia lo siamo tutti, compresi quelli che esercitano il proprio diritto sancito dalla Costituzione, di stare dentro un’associazione politica".

Quindi?

" Non ho mai pensato a questo come una necessità, ma neanche come un limite, piuttosto direi che è una buona premessa per concorrere in modo democratico e avere a disposizione più strumenti di lettura e di intervento".

Provincia: il Pd aveva creduto nel progetto Casa dei Comuni lanciato da Polcri, cosa non ha funzionato?

"Non ha funzionato Polcri. Perdoni l’estrema sintesi, ma in questi giorni con il dibattito sulle elezioni provinciali e sul funzionamento dell’ente, è stato evidente come il presidente della Provincia sia un organo monocratico quasi inamovibile e con forti poteri. Realizzare il progetto della Casa dei comuni con il quale si era presentato ai consiglieri era nel pieno delle sue possibilità: evidentemente, quando era il momento, non ha voluto dare gambe al progetto, ritenendo più opportuno fare altre scelte di tipo più tattico e politico, scegliendo cioè di rientrare nel centrodestra attraverso l’ennesimo patto".

Con quali effetti, secondo lei?

"Un metodo un po’ cinico e troppo ondivago che fa rischiare a Polcri l’isolamento politico, come dimostrano le ultime dichiarazioni di tutte le componenti della destra aretina che si dicono già all’opposizione. Come se il caos non bastasse arrivano anche minacce di ritorsioni politiche su Anghiari. Tutto questo la dice lunga sulle priorità che guidano le trattative ancora in corso, mentre la Provincia rischia lo stallo.

Il Pd non ha votato il bilancio di previsione: che tipo di opposizione sarà?

Far votare un bilancio previsionale per i prossimi tre anni a soli due giorni dalle elezioni è stata una forzatura e una scorrettezza istituzionale. La motivazione data, cioè la presenza nel bilancio di importanti finanziamenti per interventi di valenza strategica, non sta in piedi perché non c’erano scadenze reali e immediate. Il nostro gruppo lavorerà in modo serio e costruttivo. Come primo atto abbiamo chiesto un consiglio provinciale e comunale congiunto su Medioetruria".