REDAZIONE AREZZO

Il Pd ora canta vittoria: "Grazie a noi c’è lo stop"

Da Furfaro a Bonaccini, Ceccarelli e De Robertis: "Non accada mai più"

Questa volta le critiche sono andate a segno. Tanto che il provvedimento sul pasto alternativo a scuola, un semplice piatto di pane con l’olio invece che lo stesso pasto degli altri bambini, è stato sospeso. Per ora, almeno. "Vittoria! La sindaca di Montevarchi, dopo le nostre proteste, ha deciso di sospendere un provvedimento che avrebbe ottenuto un solo risultato: umiliare dei bambini, rendendoli di serie B. E ora, che non accada mai più. In nessun comune, mensa o scuola", ha scritto sui social il deputato Pd Marco Furfaro, aggiungendo: "Vogliamo una politica che aiuti le famiglie in difficoltà, non che si accanisca sui più piccoli. Perché nessun bambino dovrebbe mai essere punito per le fragilità economiche della propria famiglia. E continueremo a batterci perché questo sia un diritto garantito per tutte e tutti".

La sindaca Silvia Chiassai Martini ha sospeso e i politici esultano. "Il suo è un passo indietro ragionevole, fatto solo dopo le denunce del Partito democratico su ogni livello, dal locale al nazionale, e dell’opposizione, spaventata forse dal clamore mediatico che questa vicenda così assurda ha generato- affermano in una nota Diego Blasi, portavoce del Pd Toscana, e Simona Querci, responsabile Scuola e lotta alla povertà educativa del Pd Toscana - La sua è stata palesemente una mossa per salvare la faccia, se le fosse stato a cuore il bene dei bambini avrebbe pensato prima a come si possono essere sentiti trovando un piatto diverso e così povero in confronto ai compagni di mensa. Avrebbe dovuto convocare prima i genitori che risultavano in ritardo con i pagamenti. Non esistono bambini di serie A e bambini di serie B. - concludono - La scuola per cui il Pd si batte è una scuola che non crea disparità in base al reddito e che invita alla cultura dell’uguaglianza senza lasciare indietro nessuno".

Si "umiliazione" dei figli delle famiglie morose aveva parlato anche il presidente del Partito Democratico, Stefano Bonaccino, spiegando che "A subire le conseguenze di questa decisione sono solamente i bambini, non solo perché mangiano cose differenti da quelle dei loro compagni, ma perché “colpiti” da una situazione non certo creata da loro. La scuola è per eccellenza luogo di inclusione, di accoglienza, di uguaglianza".

Esulta infine anche il gruppo del Pd in Regione Toscana, che aveva presentato una mozione - con primi firmatari il capogruppo Vincenzo Ceccarelli ed i consiglieri Lucia De Robertis e Cristiano Benucci esprimendo "profonda preoccupazione e ferma condanna" per la decisione dell’Amministrazione Comunale di Montevarchi, guidata dalla sindaca di centrodestra, di somministrare un pasto ridotto, consistente in pane e olio, ai bambini le cui famiglie risultano morose nel pagamento del servizio mensa. "È inaccettabile- sostenevano - che, nel 2025, si adottino misure che penalizzano i più piccoli, esponendoli a situazioni di disagio e stigmatizzazione all’interno dell’ambiente scolastico".