Il Pd risponde a Lachi sul caso Mammi

Il Partito Democratico di Castiglion Fiorentino risponde alle provocazioni dell'assessore Lachi sulla questione Mammi, sottolineando che il Pd non ha mai venduto la sua sede e che la vendita del castello è stata fatta senza rispettare le regole. La questione ha animato il dibattito politico locale.

Il Pd risponde a Lachi sul caso Mammi

Il Pd risponde a Lachi sul caso Mammi

"Le provocazioni ci fanno un baffo". Perentorio il partito democratico di Castiglion Fiorentino che risponde sulla questione Mammi all’assessore Lachi che sulle righe de La Nazione, interpellato, aveva detto: "Quando il Pd ha venduto la sua sede nel 2015 non mi risulta che il partito abbia sollevato tutto questo putiferio, eppure si trattava di un edificio di pregio nel centro storico". "Il Pd non ha mai venduto la propria sede perché non era il proprietario e tanti anni orsono, chi ha ceduto il palazzo, l’ha fatto nel rispetto delle regole. Se oggi noi solleviamo il tema Mammi è perché le regole stavolta non sono state rispettate. Forse l’Assessore Lachi voleva fare da procuratore anche nella vendita della sede del PD?". Insomma la questione Mammi è ormai un tema scottante anche politicamente: il castello era stato venduto nei mesi scorsi dalla diocesi a tre privati,il cui procuratore nella compravendita era stato Lachi come Avvocato. Il cantiere era però stato sequestrato dalla Procura: l’ipotesi è che i lavori siano andati avanti senza le necessarie autorizzazioni né urbanistiche né ambiantali. Tutto da dimostrare ancora ma dal punto di vista politico la questione ha animato lo scacchiere castiglionese "Srebbe interessante capire come si è arrivati alla vendita della canonica di Mammi e dei terreni annessi e perché, a quanto pare, è arrivata una sola offerta", spiega il Partito Democratico. E poi, incalzano i Dem " non esiste sulla faccia della terra che un assessore faccia da procuratore a dei compratori (stranieri) per l’acquisto di un immobile e di un terreno nel comune che amministra perché quell’edificio o quel terreno avranno bisogno di licenze, permessi, concessioni da parte del comune e chi ha rappresentato la proprietà nella compravendita è in palese conflitto di interessi".