Rendere più accessibili spazi pubblici come parchi, giardini, musei, teatri, aree gioco, edifici pubblici in tutta la regione. È questa la finalità comune dei 27 progetti per l’abbattimento di ogni tipo di barriera, che saranno finanziati con i 3 milioni di euro di un apposito bando regionale rivolto a Comuni e Unioni di Comuni. L’elenco dei progetti ammessi e finanziati è particolarmente eterogeneo. Opere diffuse su tutto il territorio regionale che, grazie a questo intervento, garantiranno il massimo grado di inclusività e di accessibilità.
Si va da riserve naturali a spazi verdi, da edifici storici a siti culturali di grande valore, passando da spazi museali, alle antiche viabilità dei borghi storici, come quella che conduce al castello di Poppi in Casentino. E l’elenco prosegue con molti altri spazi pubblici, scuole, palazzi comunali, percorsi nel verde.
Tutti questi progetti volti ad abbattere ogni tipo di barriera saranno realizzati rapidamente e comunque non oltre la fine del 2026. Ma quali sono le opere che interessano l’Aretino e che dovranno essere realizzate entro la fine del prossimo anno?
Si parte - scorrendo l’elenco - con Loro Ciuffenna a cui vanno 85mila euro per l’area inclusiva agli orti urbani nel capoluogo, in via Saragat, nell’ex lottizzo "Il Toci". Sono invece 100mila euro la somma destinata a Ortignano Raggiolo per il "Sant’Angelo" per il recupero e la valorizzazione di un’antica viabilità tra borghi storici. Scorrendo ancora l’elenco ecco quasi 85mila euro assegnati a Terranuova Bracciolini per il progetto "un territorio inclusivo: raccontare le difficoltà e costruire soluzioni". A Poppi ecco 100mila euro per l’antica viabilità "La costa". Stesso importo per il Comune di Civitella in Val di Chiana per il percorso di collegamento per abbattere le barriere architettoniche tra piazza Becattini e l’accesso alla rocca.
Infine ecco altri 100mila euro destinati a Sansepolcro per il progetto "Uno per tutti, tutti per uno" che mira alla riqualificazione del quartiere San Paolo e il suo collegamento con il centro storico. Nel piano c’è l’intenzione di adeguare i marciapiedi e le strade interne, oggi caratterizzati da dislivelli e ostacoli che ne limitano l’utilizzo. La creazione di percorsi pedonali in linea con i principi di wayfinding, per garantire una mobilità chiara e sicura oltre ad un ambiente più accessibile e accogliente, con spazi pubblici che possano andare a promuovere l’inclusione sociale e la partecipazione collettiva.
M.M.