LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Il poliziotto dell’Apocalisse. In ferie ferma la macchina e soccorre i cinesi nel bus. La guida gli muore in braccio

Vive nell’aretino ma lavora alla questura di Firenze: mosse decisive. Emerge dopo giorni uno dei protagonisti dell’incidente e degli aiuti in A1. Ha salvato una donna, tranquillizzato gli altri: l’encomio dal capoluogo.

Il poliziotto dell’Apocalisse. In ferie ferma la macchina e soccorre i cinesi nel bus. La guida gli muore in braccio

L’incidente in A1. Il pullman «trafitto» dal guard rail, muore la guida turistica

Ha inchiodato la macchina e non ha perso tempo. Ha messo al sicuro moglie e figlia di tredici anni ed è corso ad aiutare. Giuseppe, è un polizitto in servizio alla quesgtura di Firenze, ma vive con la famiglia in Valdichiana. Quella domenica era di ritorno dalle vacanze quando ha visto davanti a sè l’inferno. Il pullman con a bordo trenta turisti cinesi trafitto dal guard rail, le persone intrappolate, le grida, il terrore. Ha inchiodato la sua macchina sull’asfalto di una domenica rovente e si è precipitato in quell’inferno di lamiere contorte. È stato lui il primo a intervenire. Nella fasi concitate di quei momenti terribili, ha salvato diversi passeggeri e cercato di soccorrere la guida turistica della comitiva ma non c’è stato nulla da fare: è morta tra le sue braccia. Giuseppe non si è fermato e si è dato da fare aiutando chi era in difficoltà: come la donna ferita che rischiava di perdere i sensi. L’ha tenuta sveglia fino all’arrivo delle ambulanze del 118. Alla fine, saranno 25 i feriti trasportati negli ospedali di Arezzo e Montevarchi, i più gravi al Policlinico Le Scotte di Siena. Già lunedì la maggiorparte è stata dimessa ed ha ripreso il tour nelle città d’arte.

Sul fronte delle indagini, l’inchiesta per omicidio stradale coordinata dalla pm Angela Masiello, dovrà fare luce sui motivi che hanno portato l’autista del pullman, a deviare la marcia sul lato destro della carreggiata e a impattare sul guard rail che ha letteralmente "trafitto" il veicolo. Il magistrato titolare dell’inchiesta con il supporto degli investigatori sta analizzando posizione del guardrail, condizioni del conducente, sentito in queste ore e del mezzo posto sotto sequestro.

Ma proprio adesso da questa storia incredibile, emerge l’impegno e il valore di un poliziotto, di un uomo, che non si è voltato dall’altra parte ma ha fatto fino in fondo il suo dovere.

Una nota della questura fiorentina racconta i drammatici momenti consumatisi in A1 domenica scorsa poco dopo le 17 quando è avvenuto l’incidente. "Il poliziotto si è dato subito da fare, mettendo in campo tutte le proprie energie, per gestire il tragico evento". Dopo aver messo in sicurezza moglie e figlia 13enne, è salito nel pullman. Una volta all’interno, ha spento il quadro e prestato soccorso ai feriti.

La guida turistica del gruppo di cinesi che da Roma erano diretti a Firenze, le è morta tra le braccia mentre si è subito prodigato per cercare di liberare una donna ferita tenendola sveglia fino all’arrivo del 118". E dal quel momentop "Giuseppe è rimasto accanto alla vittima, per controllare che la soluzione della flebo defluisse durante le operazioni dei vigili del fuoco. Il poliziotto ha prestato il suo provvidenziale supporto, fino a quando la donna ferita non veniva liberata, estratta dal pullman e immobilizzata sulla barella spinale".

Giuseppe ha ricevuto il plauso del questore di Firenze Maurizio Auriemma che gli ha rivolto la sua vicinanza perchè "intervenuto senza esitazione alcuna a prestare soccorso in una situazione di indiscussa difficoltà e dai contorni particolarmente delicati, apprezzando anche la sensibilità del collega nel momento in cui ha voluto ringraziare gli utenti della strada che, durante i momenti più concitati del soccorso, hanno accolto tutte le sue richieste di aiuto per far fronte all’emergenza".