AREZZO
"Voglio augurare a tutti di scoprire il Natale un po’ di più. O di scoprire come realtà nuova che Dio non si è dimenticato di noi". Così ieri il vescovo Migliavacca nel suo tradizionale messaggio di auguri di Natale. Messaggio nel quale ha voluto rivolgere un pensiero di vicinanza ai lavoratori della Pam di Tortaia, struttura prossima alla chiusura. "Vorrei far sentire la mia vicinanza e solidarietà, con l’auspicio che le difficoltà, le crisi, siano affrontate con tutte le strade percorribili e che, chi si trova in una difficoltà di lavoro, non sia solo, ma sia accompagnato". Migliavacca ha poi invocato la pace per i territori colpiti dalla guerra, "Una vicinanza che ci aiuti a sentire che questi luoghi di guerra non sono lontani, ma toccano anche noi. Il modo per aiutare è sostenere, contribuire, cercare strade, richiedere, reclamare che la diplomazia si impegni nel cercare la pace". Ieri è stato anche il giorno in cui è avvenuta la tradizionale consegna al vescovo di una statuina del presepe da parte della Coldiretti.
Il personaggio 2024 è la giovane casara esperta nella lavorazione del latte che rappresenta uno straordinario patrimonio di conoscenze che devono essere tramandate. "La consegna della statua al vescovo è un momento di grande significato per la nostra comunità – ha detto il presidente di Confartigianato, Maurizio Baldi - quest’anno, la scelta di rappresentare un’artigiana del settore caseario nel presepe sottolinea il profondo legame tra il territorio e le sue tradizioni artigianali. La Toscana, e in particolare Arezzo, vanta una lunga storia nella produzione di formaggi di qualità, come il Pecorino Toscano DOP, che rappresenta un simbolo della nostra identità culturale e gastronomica".