di Gaia Papi AREZZO Il principio generale della divisione dei poteri. È l’argomento che la Scuola di Formazione Civica, dell’Associazione culturale Tra Tevere e Arno, porterà stamani al liceo Scientifico Redi. Relatore Roberto Rossi, per otto anni a capo della Procura della Repubblica di Arezzo, da più di due procuratore generale di Ancona. Rossi è stato protagonista delle più clamorose indagini della storia aretina recente, da "Variantopoli" fino a quelle sul fallimento di Banca Etruria, transitando dal processo Coingas/Estra. Magistrato, la sua lezione si intitola "Episodi di giustizia", di cosa parlerà agli studenti? "Del principio generale della divisione dei poteri, come è andato modificandosi, come si sono assestati gli equilibri nel corso del tempo. Un modo per analizzare il contrasto tra il potere giudiziario e quello politico, senza dare un giudizio, ma solo informazioni. E sempre precisando che gli equilibri tra poteri sono sempre soggetti a modificazioni in parte fisiologiche, altre volte, come in questo caso, tendenti al patologico, ma andremo sempre alla ricerca dei motivi". Da dove partirà? "Da lì dove è nato il conflitto: le indagini di Mani pulite. Raccontando luci ed ombre. Lo scontro nasce da lì, e da lì non ha più avuto termine. Un contrasto che ha portato alla divisione dei poteri, aspetto fondamentale della democrazia". È il quarto anno che partecipa, che linguaggio usa nelle aule, quelle affollate da studenti? "Il linguaggio va adeguato, non tanto per le capacità di comprensione, ma per i concetti tecnici. Quando si parla di norme, ordinamenti, sono nozioni che spesso vanno spiegate. E poi, cosa importante, cercando di non dare un’unica versione". Cosa si dovranno aspettare da questa lezione? "Un incontro in cui si parla di attualità, di problemi di natura costituzionale, aspetti generali dei poteri dello Stato, nozioni in grado di dare strumenti per interpretare al meglio la realtà. Per capire l’importanza di certe regole, il loro rispetto e come il non rispetto porti a conseguenze ovviamente di scontro, incomprensioni tra le istituzioni". Roberto Rossi, torna a parlare nella scuola di educazione civica promossa dall’associazione "Tra Tevere e Arno", presieduta da Stefano Tenti. Di lui, come degli altri autorevoli relatori, Tenti disse: "Sono un gruppo di vecchi amici che ha accettato la mia proposta e che nel tempo è diventata qualcosa di solido e concreto. Dobbiamo ripartire dalla politica, quella vera, quella che fa il bene pubblico e dobbiamo trasmettere la passione per questa politica alle nuove generazioni." Prossimo appuntamento il 24 febbraio all’Itis Galilei con Gianluca Navone "Diritto alla privacy".
CronacaIl procuratore Rossi al liceo Redi: "Spiego l’impotanza di Mani Pulite"