Il progetto di valorizzazione del patrimonio severiniano della città è ufficialmente partito. Sabato scorso si è tenuto il primo degli incontri pubblici legati al progetto che mira ad esaltare la forza e la potenza delle radici cortonesi di Gino Severini tra i grandi innovatori dell’arte del Novecento e figura e personalità di spicco in ambito internazionale. Fino al 13 giugno Cortona proporrà un ciclo di conferenze con studiosi di spicco. Al ciclo di conferenze si aggiungerà un’apposita segnaletica con supporto digitale QR-Code e la pubblicazione di una guida (in uscita a giugno), per dar vita a strutturati itinerari cittadini tra i luoghi e le opere di Severini. Ci saranno anche approfondimenti sull’arte del mosaico per ricordare uno dei mezzi espressivi più amati e frequentati dall’artista di cui la città etrusca conserva importanti testimonianze a partire dalla Via Crucis realizzata tra il 1944 e il 1946, una collaborazione con l’Università canadese dell’Alberta e ancora, la performance di danza itinerante "Non Omnis Moriar" (in programma il 10 maggio) realizzata dall’Associazione Sosta Palmizi e dedicata alla fascinazione che Severini ebbe per la danza. Non mancheranno nemmeno visite guidate organizzate all’archivio Nino Franchina conservato a Palazzo Casali (nel mese di giugno) e, non ultima, l’apertura (dal 29 marzo al 4 maggio) della "mostra dossier" ideata dal MAEC e ospitata in prima sede alla Fondazione Rovati a Milano "Giano-Culsans: il doppio e l’ispirazione etrusca di Gino Severini", per rievocare le suggestioni così vive nell’opera dell’autore. Laura Lucente
CronacaIl programma di conferenze su Severini