
"Cercavano il fratello, militante nell’estrema sinistra, lui non era in casa e così, senza motivo, fu pestato a morte per mano fascista nel 1921. Mio zio Giuseppe, lasciando nella disperazione la moglie e i 5 figli ma il Comune del Monte, nonostante le mie sollecitazioni e le promesse, anche se una strada è a lui intitolata, non lo ha mai commemorato...". Questo lo sfogo che Stefano Civitelli rese pubblico attraverso il nostro giornale nel dicembre scorso e, pochi giorni dopo , esattamente il 29 dicembre, il sindaco Margherita Scarpellini e l’assessore Nicola Meacci ebbero un incontro nel palazzo Comunale proprio con Civitelli. "Stefano lei non ha mai dimenticato, giustamente – disse il sindaco Scarpellini – anche perché il pestaggio a morte di suo zio da parte di un gruppo di facinorosi fascisti provenienti dal Valdarno fu di una brutalità estrema ma, purtroppo, a causa delle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria non è stato possibile, durante questo 2021, anno del centenario di questa barbara uccisione, proporre un momento pubblico in suo ricordo. Tale volontà rimane però nelle intenzioni dell’Amministrazione Comunale che conta di porre in essere questa iniziativa in concomitanza con il prossimo 25 Aprile. Il ricordo di suo zio Giuseppe fa parte di un percorso portato avanti in questi anni dall’amministrazione comunale di Monte San Savino sulle vittime delle rappresaglie naziste. Ieri l’amministrazione savinese è stata di parola e alle 11 ha deposto una corona commemorativa alla targa di Giuseppe Civitelli in via Borgo Forte, proprio all’incrocio di via Civitelli.
Giorgio Pulzelli