di Matteo MarzottiCORTONAMancava di fatto solo l’ufficialità che è arrivata ieri sera, poco prima delle 20, nel corso della presentazione ufficiale del Giro d’Italia. La carovana della maglia rosa tornerà in provincia di Arezzo con un passaggio che interesserà la Valdichiana, in particolare il territorio di Cortona e quello di Foiano.
La conferma è arrivata dall’Auditorium Parco della Musica di Roma in occasione dell’evento che ha alzato il sipario sull’edizione numero 108, al via il 9 maggio dall’Albania con tre tappe.
Il Giro poi riposerà il 12 maggio per permettere di ripartire dalla Puglia il giorno successivo (13 maggio), passando quindi per Matera e per Napoli. Risalirà la penisola attraversando l’Abruzzo e le Marche, quindi ecco arrivare domenica 18 maggio la tappa che interessa il territorio aretino.
Partenza da Gubbio e arrivo a Siena dopo 181 chilometri di corsa, di cui almeno 30 su strade bianche, su cinque settori. Già perchè il finale ricalcherà quello delle Strade Bianche, altra gara che riscuote enorme successo a cura di Rcs Sport, stesso organizzatore del Giro d’Italia. Arrivo a parte in Piazza del Campo, ecco che la curiosità dei tanti appassionati di ciclismo della nostra provincia si concentrerà sul percorso e i luoghi interessati dal passaggio del gruppo in terra aretina.
Lasciata l’Umbria la carovana passerà da Mercatale quindi affronterà il Gpm posizionato a La Cima, poi via in direzione La Dogana, e da qui verso Camucia. Il gruppo a questo punto si dirigerà verso Farneta per poi passare da Foiano della Chiana e lasciare l’Aretino per transitare da Sinalunga. Da qui verso il gran finale che, come detto, comprende cinque settori di strade bianche per un totale di 30 chilometri.
Una tappa, quella del 18 maggio, che rappresenta guardando il "Garibaldi" - il documento che evidenzia le tappe con le sue altimetrie e i vari chilometraggi - un omaggio a Gino Bartali. Già perchè il gruppo passerà nel cortonese, a poca distanza da quella stazione di Terontola-Cortona da cui Bartali partiva, effettuando numerosi viaggi in bicicletta, per raggiungere Assisi trasportando documenti e foto tessere nascosti nei tubi del telaio della propria bici. Il campione raggiungeva così - aiutato dalla propria fama davanti agli eventuali posti di blocco - una stamperia segreta che aiutava gli ebrei in fuga. Un gesto quello di Bartali che nel 2006 portò il Presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi a conferirgli (postuma) la medaglia d’oro al merito civile per avere contribuito al salvataggio di "circa 800 cittadini ebrei". Israele lo ha nominato per questo "Giusto fra le Nazioni".
Il Giro d’Italia quindi torna nell’Aretino a distanza di alcuni anni. Era il 20 maggio del 2021 quando il gruppo della maglia rosa - quel giorno sulle spalle di Egan Bernal - transitò dalla Consuma e da Stia.
Più datato invece l’ultimo arrivo in provincia di Arezzo. La memoria deve tornare indietro fino al 2016 quando la carovana rosa scelse via Ricasoli, il cuore del centro storico, il Prato, il Duomo e le sue scalinate come tribuna naturale per assistere all’arrivo di uno spettacolo unico nel suo genere in termini di partecipazione, passione ma anche e soprattutto di visibilità.