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Il sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli si schiera a difesa della sanità locale e calata sul territorio. Ha aderito infatti...
Il sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli si schiera a difesa della sanità locale e calata sul territorio. Ha aderito infatti al comitato referendario che si è costituito per tornare alle Asl provinciali e smantellare le Asl di area vasta. "Il motivo è sotto gli occhi di tutti noi cittadini e amministratori - spiega Vagnoli - a distanza di circa un decennio dall’accorpamento delle dodici Asl provinciali in tre di area vasta, più che un risparmio c’è stata una dispersione di efficacia di azioni e di efficienza di servizi al cittadino. L’accentramento delle decisioni allontana ancora di più il cittadino da scelte che spesso non riescono a dare delle risposte adeguate a bisogni territoriali molto diversi tra loro. Prolungamento delle liste d’attesa, carenza di personale, sono solo la punta di una situazione che, ora più che mai, si sta mostrando nella sua fragilità e insensatezza". E Vagnoli sottolinea la distanza con le Asl di area vasta e territori interni e montani come può essere quello del Casentino. "Il ritorno alle Asl provinciali è necessario - ribadisce il primo cittadino - per mettere fine alle tante carenze gestionali dovute alla distanza siderale che intercorre tra territori e zone interne, per esempio, e gestione accentrata delle decisioni. La Asl Toscana Sud Est comprende ben tre province, un’area gigantesca con tantissimi ospedali e aree diverse dalle montagne fino alle zone costiere. Si tratta di un’area troppo grande per essere governata con unica Asl. Non si tratta di fare un passo indietro, ma di un passo avanti per riappropriarci del futuro dei territori interni e montani che hanno bisogno di una gestione diversa rispetto ad altre zone".
Sonia Fardelli