Arezzo, 11 dicembre 2024 – Il Coisp, coordinamento per l'indipendenza sindacale delle forze di polizia, ha scritto una lettera ai sindaci del Valdarno, alle associazioni di categoria e ai vertici delle forze dell'ordine aretine, in merito al potenziamento del commissariato di Polizia di Montevarchi, di cui si parla ormai da tempo. Una richiesta che era stata avanzata proprio dai primi cittadini e dalle imprese alla luce dei fenomeni di micro criminalità che negli ultimi periodi hanno interessato il Valdarno superiore. Il sindacato appoggia pienamente questa richiesta e con un lungo comunicato ha analizzato la situazione del personale di polizia, e non solo a Montevarchi. Come hanno sottolineato il segretario generale provinciale del Coisp di Arezzo Alessandro Chiuppi e il segretario generale regionale Iuri Martini, la cronaca degli ultimissimi anni, in particolare dell'anno in corso, ha aumentato in maniera esponenziale l'interesse sul tema della sicurezza. "I ripetuti episodi di criminalità hanno obbligato a volgere lo sguardo con meticolosità all'apparato sicurezza e ci si è reso conto che, al riguardo, vi è stato forse troppo disinteresse negli ultimi 15 anni", hanno sottolineato. È stata poi ricordata l'iniziativa dei sindaci del Valdarno, che di recente hanno avuto un incontro con il prefetto e il questore di Arezzo ponendo loro l'attenzione sul personale in servizio al commissariato di Montevarchi e, soprattutto, evidenziando l'assoluta necessità di una maggiore presenza delle forze dell'ordine nel territorio, attraverso l'incremento dell'organico.
La sigla sindacale si è detta certa che da Arezzo abbiano opportunamente veicolato al dipartimento della pubblica sicurezza l'esigenza di rafforzare il presidio territoriale della polizia di stato di Montevarchi, come anche della stessa questura di Arezzo, per garantire una maggiore attività di prevenzione di un territorio, è stato ricordato, oggi è fortemente aggredito da bande malavitose. "Dall'altra parte - ha aggiunto il Coisp - è di tutta evidenza che a Roma non abbiano ben compreso la gravità della situazione. È di questi giorni la notizia che la prossima mobilità del personale della polizia di stato garantirà alla questura aretina un potenziamento di 16 poliziotti nel ruolo degli agenti ed assistenti e di 3 poliziotti nel ruolo di ispettori. Nella realtà dei fatti, però, questo incremento non tiene conto delle quiescenze registrate durante l’anno del personale che a brevissimo tempo verrà a mancare per altri motivi, e alla fine ci sarà un aumento di appena tre unità. Aumento - ha proseguito il sindacato - che, tra l'altro, già nei primi mesi del 2025 verrà annullato da ulteriori stati di inattività o di riposo".C'è poi la situazione specifica del commissariato di Montevarchi, che per Martini e Chiuppi è di gran lunga peggiore. I due esponenti sindacali hanno infatti ricordato che in base ai parametri del dipartimento della pubblica sicurezza, gli uffici di viale Diaz dovrebbero avere in organico 47 poliziotti di ruolo, ovvero personale che possa svolgere appieno funzioni di polizia.
"Quindici anni addietro ne contava 38 - hanno ricordato - Adesso ne ha appena 19, dei quali 2 non sono disponibili da svariato tempo, uno è aggregato in altra regione e un altro è prossimo alla partenza per la frequentazione di un corso di lunga durata, al termine del quale verrà assegnato ad altra provincia. Ulteriori quiescenze si avranno poi nei primi mesi del 2025". Il Coisp ha quindi spiegato che a fronte di un organico attuale, sulla carta, di appena 15 poliziotti operativi, poco più di un terzo di quanti erano nel 2010, la risposta del dipartimento della pubblica sicurezza alle legittime rivendicazioni di sindaci e imprese sarà totalmente insufficiente, sottolineando un altro aspetto. "Con l’imminente mobilità che coinvolgerà circa 8000 poliziotti in tutta Italia, nemmeno uno è stato assegnato al commissariato di Montevarchi", hanno detto Chiuppi e Martini, che hanno ribadito quanto sia vasta la competenza del presidio valdarnese, considerato anche l'elevato numero di popolazione residente e la forte presenza nel territorio di insediamenti artigianali e industriali. "Ma nel Valdarno, purtroppo, oggi la polizia è presente solo per prendere denunce, richieste di passaporti, permessi di soggiorno, etc… ma il controllo e la conoscenza del territorio non esistono più - ha denunciato il sindacato - Il commissariato è peraltro interessato dal NUE, il numero unico delle emergenze. Ciò significa che dovrebbe poter intervenire in soccorso dei cittadini, mentre nella realtà non si riesce a programmare una sola volante da mesi, se non in sparute apparizioni di qualche ora".
"La situazione, poi, è oltremodo insostenibile per gli stessi poliziotti - hanno aggiunto Chiuppi e Martini - che sono chiamati a farsi carico di una considerevole mole di lavoro e che, a ragione, si sentono totalmente abbandonati a sé stessi". Basti pensare, come ha ricordato il Coisp, alla presenza di ben tre squadre di calcio nei campionati dilettantistici nazionali che ovviamente presuppongono un servizio d'ordine la domenica. I due segretari hanno sottolineato che, se da un lato, l'organizzazione sindacale ("che nell'aretino rappresenta il primo sindacato dei poliziotti") sta cercando, da tempo ed in tutti i modi, di far comprendere la necessità di incrementare con urgenza l’organico del commissariato di Montevarchi, dall'altra parte è indispensabile che i sindaci e le associazioni di categoria, per i ruoli molto importanti che rivestono, aiutino il Coisp a far sì che gli uffici di pubblica sicurezza di Montevarchi riescano di nuovo ad assolvere i compiti per i quali erano stati inizialmente istituiti, ovvero garantire la sicurezza dei cittadini. Nel frattempo il Coisp ha chiesto al questore di Arezzo di trasferire con urgenza al commissariato di viale Diaz i tre poliziotti della questura che ne hanno fatto richiesta. "Non sono di certo sufficienti - hanno detto Chiuppi e Martini - ma di certo è meglio che nulla. Il questore peraltro può solo provvedere, con tali trasferimenti, “a domanda” del personale, mentre per ulteriori risorse deve affidarsi al dipartimento della pubblica sicurezza".
Il sindacato ha infine chiesto allo stesso dipartimento di riconsiderare il numero degli agenti che intende assegnare a fine anno alla questura, alla polizia stradale di Arezzo e allo stesso commissariato di Montevarchi, incrementando il personale e consentendo quindi al Valdarno di ottenere quel controllo del territorio di cui c'è bisogno. "Ciò consentirebbe anche il ripristino di condizioni lavorative accettabili per i nostri colleghi - ha concluso il Coisp - irragionevolmente sottoposti da troppo tempo ad uno stress enorme, causato sia dalla necessità di adempiere a compiti per i quali ci sarebbe bisogno di un numero ben maggiore di personale, sia per la consapevolezza di non essere messi nelle condizioni di svolgere quel lavoro per il quale hanno deciso, a suo tempo, di indossare la divisa della polizia di Stato,