di Matteo Marzotti
AREZZO
Stanco, esausto, ma con un sorriso che lascia trasparire tutta la soddisfazione per essere arrivato al traguardo, salendo su quel palco insieme al proprio navigatore e al mezzo con il quale hanno affrontato due settimane di sassi, sabbia e dune. Stefano Marrini ha compiuto la propria missione, ha raggiunto l’obiettivo che si era prefissato fin dalla prima Dakar: vale a dire arrivare fino in fondo completando tutte le tappe e le prove speciali. "Sono veramente stanco - commenta a poche ore da quella premiazione, dall’aver ricevuto la targa che certificata l’aver concluso la Dakar - alla fine la mia settima partecipazione era iniziata qualche giorno prima del 3 gennaio. Prima i 1.800 km di trasferimento in auto con il carrello, poi il rally e adesso altri 600 km per riportare l’auto a Doha. È qualcosa di unico quello che provo adesso".
È stata una Dakar ricca di insidie come aveva messo in preventivo...
"Sicuramente nella parte iniziale ci sono state numerose difficoltà legate al percorso - spiega Marrini - abbiamo dovuto trovare il giusto feeling, il ritmo adeguato sulla sabbia, la pietra, per poter preservare il mezzo fino alla fine e al tempo stesso non perdere terreno".
Con l’impegno ulteriore di essere i tecnici di voi stessi...
"Con il mio navigatore Matteo Lardori al termine di ogni prova speciale e trasferimento ci siamo ritrovati a mettere a punto il nostro veicolo. D’altronde correndo come privati avevamo il supporto legato principalmente alla logistica. Abbiamo praticamente dormito poche ore ogni notte, andando a letto verso le 2 e poi di buon mattino subito in piedi per le nuove sfide. È stata davvero una bella esperienza anche se davvero stancante".
Alla fine l’obiettivo di concludere una Dakar è stato raggiunto. C’è una dedica?
"Il primo pensiero va alla mia famiglia e a Matteo, il mio compagno di avventura - confessa Marrini - poi voglio ringraziare sinceramente il mio gruppo di lavoro, gli sponsor che sono davvero importanti e poi i tanti amici, anche quelli che un semplice messaggio sui social ci hanno incoraggiato per arrivare fino in fondo".