La Syrah cortonese vola. L’ultima importante attestazione di successo del vitigno principe di Cortona è firmata da un vignaiolo ormai conosciutissimo come Stefano Amerighi che guadagna il terzo posto mondiale nella lista dei 100 migliori vini curata da James Suckling guro e critico tra i più conosciuti e apprezzati in Asia e Usa che con i suoi punteggi smuove critica e consumi. Unica etichetta italiana, per altro, nella top five che arriva dopo l’analisi di ben 36 mila bottiglie. "Una sorpresa il terzo posto – conferma Amerighi - non me lo aspettavo ed è una soddisfazione grande, anche perché non ho mai dato vini alle guide internazionali quindi Suckling ci è arrivato da solo. E questo è un doppio valore per me che ne ho fatto sempre un principio fondante. Un risultato che condivido con tutta la famiglia a cominciare da babbo Alfiero, che è la mia spalla e la mia guida soprattutto nei momenti di difficoltà che spesso la natura ballerina ci riserva con stagioni pazze. Un plauso anche ai miei più validi vignaioli e collaboratori come Michele Tremori, Stefano Torresi e Francesco Beligni. A vincere è stata una Syrah di Cortona in un’annata particolarmente significativa come quella del 2020, che ha segnato tutti noi sotto molti aspetti, anche economico. Noi eravamo tutti sull’orlo del baratro, ma in realtà la natura era al suo apice. I vini di quell’annata sono stati pieni di sole e luce che li hanno resi particolarmente eccellenti". Oltre alla top five mondiale di Suckling, Amerighi conquista anche, per il decimo anno consecutivo i tre bicchieri del Gambero Rosso, che gli permettono di arrivare al traguardo della stella.
Sul territorio condivide i tre bicchieri con un altro produttore d’eccellenza quale è Fabrizio Dionisio che torna anche lui a conquistare ripetutamente i Tre Bicchieri e far parte delle eccellenze, oltre ad altri numerosi riconoscimenti. Un premio, però, che per Amerighi non è solo un suo successo personale, ma che è frutto di un lavoro appassionato sul territorio cortonese dei tanti vignaioli, oggi una 35ina, che fanno parte del Consorzio Vini Cortona di cui, è presidente ormai da diversi anni. Quest’anno, per altro, il Consorzio ha appena compiuto l’importante traguardo dei 25 anni di fondazione. "A Cortona stiamo dimostrando di saperci fare. Facciamo i conti con una storia bella, eroica per quanto riguarda la costituzione del Consorzio. Ci fu un’intuizione che ha generato un volano economico importantissimo. Ci sono aziende che esportano in buona parte del mondo e abbiamo saputo imporci con la Syrah cortonese. È un territorio che ha bisogno ancora di generazioni di vignaioli convinti del fatto che sia un grande posto per far vino. La nostra è una terra non facile come altrove, dove basta piantare una vigna per avere una qualità buona. Da noi ci vuole molta più abnegazione e sacrificio. Ma è una sfida di un territorio giovane che fa vino che stiamo affrontando egregiamente".