Il teatro come forma di riscatto

Aumento dei casi di disagio tra adolescenti ad Arezzo. Laboratorio teatrale "Le Città invisibili" per offrire spazio di incontro e supporto. Iniziativa controcorrente per valorizzare risorse e creatività dei giovani.

"Nella provincia di Arezzo i dati evidenziano fra gli adolescenti un numero crescente di casi di disagio, sia per quantità che per gravità – spiega la dottoressa Giaccherini direttrice della Psicologia di Arezzo – un fenomeno che si sta sempre più aggravando e al quale dobbiamo dare risposte".

Per farlo parte domani ed è rivolto ai giovani fra i 14 e i 20 anni il laboratorio teatrale "Le Città invisibili". "Creare un crocevia di relazioni, uno spazio per l’incontro e per le idee – continua Giaccherini – è quello che intendiamo realizzare con il progetto "Le città invisibili", messo a punto da Asl Toscana Sud Est e attuato con Cooperativa sociale Progetto 5 e Libera Accademia del Teatro. Fondamentale è anche la collaborazione del liceo artistico che mette a disposizione locali e personale.

Il dottor Giampaolo Di Piazza, Responsabile Unità Funzionale Salute Mentale Adulti Arezzo la definisce "una proposta controcorrente per il futuro".

"Consapevoli della profondità della sofferenza degli adolescenti e dei giovani adulti – spiega Di Piazza – dovremmo comunque provare a nutrirne e valorizzarne anche le risorse e la capacità di risolvere i problemi così come di oltrepassare le crisi, talora anche in modo creativo".