Guardia medica: anche ad Arezzo arriva il nuovo servizio. A partire da lunedì sarà attivo il numero 116117 per l’accesso alla continuità assistenziale, ovvero le cure non urgenti. Insomma, un ulteriore passo avanti nell’uniformare e semplificare l’accesso al servizio di continuità assistenziale in Toscana.
Dopo l’attivazione nelle province di Firenze, Prato e Pistoia, ora arriva il nostro momento, con l’obiettivo di estendere il servizio all’intero territorio regionale entro la fine di novembre. I dettagli del nuovo numero sono stati illustrati ieri mattina nel corso di una conferenza stampa al San Donato.
Chiamando il numero, sarà possibile accedere a un servizio di continuità assistenziale con 200 linee telefoniche attive contemporaneamente, dove operatori formati e medici qualificati risponderanno dalla centrale regionale situata a Firenze, all’ospedale Palagi, che già ospita il centralino del 112.
In questa centrale lavorano 80 tecnici, 26 per turno, in costante contatto con oltre 1000 medici di continuità assistenziale distribuiti sul territorio regionale. Una delle principali innovazioni introdotte dal 116117 è il supporto multilingue, che renderà il servizio accessibile non solo ai cittadini italiani ma anche ai turisti e residenti stranieri. Saranno disponibili traduttori in venti lingue diverse, tra cui inglese, spagnolo, tedesco, francese, polacco, arabo e cinese.
"La Toscana è una delle prime regioni italiane ad attivare questo servizio – commentano il governatore Eugenio Giani e l’assessore regionale alla salite Simone Bezzini presentando il servizio - Questo nuovo strumento semplificherà l’accesso al servizio continuità assistenziale per cittadini e turisti, stranieri, ossia la guardia medica".
"Questa è soltanto la prima fase di implementazione di un sistema che conoscerà ulteriori sviluppi e metterà in connessione tutte le centrali operative territoriali della Toscana, raccogliendo i bisogni e orientandoli nei rispettivi territori. Vogliamo rassicurare i cittadini – assicurano Giani e Bezzini - sul fatto che nessuno sarà lasciato solo: chi dovesse chiamare il vecchio numero sarà reindirizzato verso il percorso corretto".
E il direttore generale della Asl Antonio D’Urso aggiunge: "Il numero unico della Guardia Medica risponde alla necessità di potenziamento della risposta della continuità assistenziale oltre a rappresentare un processo di aggregazione dei vari riferimenti provinciali. L’accessibilità data dal sistema multilingue, l’innovativa presa in carico e l’uniformità di un numero attivo a livello regionale uguale per tutti i territori contribuiranno al miglioramento di risposte alle esigenze di salute della cittadinanza".
"Questo nuovo servizio rappresenta un tassello importante nel progetto di riorganizzazione dei servizi sanitari territoriali della Toscana e dell’Azienda Sud Est, in coerenza con le direttrici delineate dal decreto 77 del ministro della Salute - dichiara Barbara Rocchi, direttrice Medicina di Comunità area senese e responsabile aziendale del progetto 116117 - L’attivazione del numero unico per le cure non urgenti rende più semplice ed inclusivo l’accesso del cittadino, ma introduce anche strumenti di gestione innovativi e più efficienti per i professionisti e per le aziende".